M5S: A rischio espulsione il senatore Pepe. Giovedì il verdetto

Una protesta del Movimento 5 Stelle sul tetto di Montecitorio (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Una protesta del Movimento 5 Stelle sul tetto di Montecitorio (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Il fenomeno delle espulsioni dal Movimento 5 Stelle ha già portato alla fuoriuscita dal movimento di sette membri (Gambaro, Mastrangeli, Battista, Campanella, Orellana, Bocchino) e potrebbe colpire un altro senatore pentastellato, il campano Bartolomeo Pepe. L’onorevole eletto in quota grillina è stato sfiduciato il 9 marzo scorso durante un Meetup svoltosi tra gli attivisti del napoletano ed ora attende che sul suo caso si pronunci il direttivo dei senatori del Movimento 5 Stelle, dopo che la riunione di ieri aveva rinviato un pronunciamento sul caso.

La prossima assemblea interna al gruppo del Senato si svolgerà giovedì ed è atteso un verdetto sul caso Pepe. Intanto il diretto interessato si è difeso, parlando ai microfoni dell’Adnkronos, dicendo: “Io sono del meetup di Acerra e Casalnuovo non appartengo al meetup di Napoli. Eppure, hanno indetto una riunione alle 15, nonostante non potessi partecipare perché ero impegnato a Cosenza, a un incontro sull’emergenza ambientale. Hanno cambiato forzatamente l’odg dell’assemblea, sia Fico che la senatrice Vilma Moronese, affinché il meetup di Napoli prendesse le distanze da me. Hanno deciso una sfiducia che non era all’odg, una trentina di persone su 5.000 iscritti. Tutta gente del Vomero per giunta, la zona dove abita Fico. Trenta persone che sfiduciano un senatore della Repubblica. Eppure più volte ho chiarito sulle rendicontazioni rispondendo alle richieste che arrivavano dalla base. Mi dissocio da questo attacco e modo di procedere. Oltretutto vogliono liberarsi della punta di diamante dell’ambientalismo in Campania proprio nel momento in cui si discute di ecomafia: le forze che hanno creato l’emergenza a Napoli e dintorni sentitamente ringraziano. Non mi spiego come si voglia delegittimare una persona che si è distinta per queste tematiche sul territorio”.

Dal canto suo Fico ha affermato che le ragioni della sfiducia a Pepe sono da individuarsi nei suoi “atteggiamenti doppi e poco chiari”, oltre che nella sua scarsa partecipazione alle riunioni del Meetup locale.

 

Redazione online