
Papa Francesco, durante l’udienza pubblica del mercoledì, ha dedicato la catechesi all’ordine sacerdotale, dicendo: “Il vescovo che non prega, non sente e ascolta la Parola di Dio non celebra tutti i giorni, che non va a confessarsi regolarmente e lo stesso un sacerdote che non fa queste cose, alla lunga perdono l’unione con Gesù e diventano di una mediocrità che non fa bene alla Chiesa. Per questo, dobbiamo aiutare i vescovi, i sacerdoti a pregare, ad ascoltare la Parola di Dio che è il pasto quotidiano, a celebrare ogni giorno l’Eucaristia e ad andare a confessarsi abitualmente. E questo è tanto importante perché va alla santificazione proprio dei vescovi e dei sacerdoti”.
“Per diventare sacerdote non si vendono i biglietti d’entrata: è un’iniziativa che prende il Signore. Il Signore chiama: chiama ognuno che vuole che diventi sacerdote. E forse ci sono anche qui alcuni giovani che hanno sentito nel loro cuore questa chiamata. La voglia di diventare sacerdoti, la voglia di servire gli altri nelle cose che vengono da Dio. La voglia di essere tutta la vita al servizio per catechizzare, battezzare, perdonare, celebrare l’Eucaristia, curare gli ammalati. Ma tutta la vita così. Se qualcuno di voi ha sentito questo nel cuore, è Gesù che lo ha messo lì. Curate questo invito e pregate perché questo cresca e dia il frutto in tutta la Chiesa. Grazie”, ha continuato Papa Francesco.
“L’ordinazione – ha sottolineato il Pontefice – è il Sacramento che abilita all’esercizio del ministero affidato dal Signore Gesù agli Apostoli di pascere il suo gregge, nella potenza del suo Spirito e secondo il suo cuore. Pascere il gregge di Gesù con la potenza, non della forza umana, la propria potenza, ma quella dello Spirito e secondo il suo cuore – il cuore di Gesù – che è un cuore di amore”. Ed allora “il sacerdote, il vescovo, il diacono devono pascere il gregge del Signore con amore” perchè “se non lo fa con amore, non serve. E in tal senso, i ministri che vengono scelti e consacrati per questo servizio prolungano nel tempo la presenza di Gesù. Lo fanno con il potere dello Spirito Santo in nome di Dio e con amore”.
Francesco ha poi sottolineato una virtù particolare dei vescovi, “coloro che vengono ordinati sono posti a capo della comunità”, ma “essere a capo, per Gesù significa porre la propria autorità al servizio, come Lui stesso ha mostrato e ha insegnato ai discepoli”. E dunque “un Vescovo che non è al servizio della comunità non fa bene, un prete che non è al servizio della sua comunità non fa bene. È sbagliato”.
Infine, “un’altra caratteristica che deriva sempre da questa unione sacramentale con Cristo – ha detto Papa Francesco – è l’amore appassionato per la Chiesa”.
Redazione