
Giornata importante, quasi decisiva per il premier Recep Tayyip Erdogan, dopo gli scandali per corruzione e le polemiche delle ultime settimane in seguito allo spegnimento, poi revocato, di YouTube.
Sono quasi 53 milioni gli elettori chiamati alle urne per rinnovare le amministrazioni locali. Si votano i sindaci, i consiglieri comunali e municipali in 81 province e 957 distretti. La sfida più attesa è quella di Instanbul, dove è in vantaggio il sindaco uscente, Kadi Topbas, del partito di governo Akp, e Mustafa Sarigul, candidato del laico e kamalista Chp.
Il partito di Erdogan è dato in testa dai sondaggi nonostante le contestazioni nel 2013. A minare il suo consenso, soprattutto, la “Tangentopoli sul Bosforo” che a dicembre ha rischiato di travolgere il governo, dopo la pubblicazione di una serie di intercettazioni imbarazzanti. Ma l’uomo forte del paese accusa gli islamici dell’imam Fethullah Gulem, un tempo suo alleato, di avere montato lo scandalo.
In gioco per Erdogan c’è anche la possibilità di vincere le elezioni presidenziali di agosto. Se i risultati delle amministrative saranno deludenti, è probabile che il candidato dell’Akp non sarà lui, ma il presidente in carica, Abdullah Gul.
redazione online