Il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, ha lanciato oggi, in diversi tweet, molte frecciate polemiche nei confronti del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, la più dura delle quali recita: “Con le continue chiacchiere di Matteo Renzi a tutte le ore c’è ormai aria di regime, aria di peronismo”. In un altro cinguettio sul popolare social network, invece, Renato Brunetta si chiede in riferimento all’Irpef: “Già pronte le slide con i nuovi pesciolini. Le banali coperture, non si sa”.
L’esponente di Forza Italia, in una nota, chiede poi di rispettare “le regole di carattere costituzionale che presidiano il campo della decretazione legislativa”, tra cui “il requisito della necessità e dell’urgenza” dettato dall’art.77 della Costituzione e “l’omogeneità di materia”. Poi in un’altra nota: “Dai primi testi che circolano sulla ‘manovra di maggio’ sembra di essere caduti nel Venezuela di Chavez o nella Cuba di Fidel Castro: dirigismo a gogò e ridistribuzione del reddito a danno della media borghesia, mentre i veri ultimi – i pensionati più poveri che durante il governo Berlusconi si videro rivalutare le loro pensioni – restano al palo”. Conclude Brunetta: “Speriamo che, alla fine, l’incubo si dissolva e che torni la democrazia occidentale”.
Sul quotidiano ‘Il Foglio’ in edicola oggi, l’ex ministro aveva parlato di “una forma di laurismo, nel senso di Achille Lauro: una mancia elettorale, questi 80 euro o quanti saranno”. Poi in mattinata aveva lanciato un tweet per parlare di “repubblica laurina”.
Redazione online
