
La battaglia contro la linea ad alta velocità tra Torino e Lione si sposta ancora una volta sul fronte giudiziario. Stavolta, però, la denuncia è partita da Alessio Ariotto, componente del legal team No Tav, nei confronti dell’ex procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli. L’accusa per il magistrato da poco in pensione è di abuso d’ufficio e peculato d’uso, per aver dato mandato alla Digos, prima ancora che fosse aperto alcun fascicolo, di svolgere indagini su alcune frasi postate da Ariotto su Facebook.
Nel marzo di quest’anno, Caselli aveva denunciato l’avvocato torinese per diffamazione, proprio per alcune frasi postate dal legale No Tav sui social network. Ariotto aveva respinto le accuse, parlando di legittime manifestazioni di pensiero a fronte delle pubbliche prese di posizione del magistrato sulla questione Tav.
La notizia della denuncia viene data dal portale Legalteamitalia.it, che nell’appoggiare l’iniziativa di Ariotto, accusa Caselli di aver utilizzato “un apparato dello stato perché conducesse indagini (come fosse un’agenzia investigativa privata) per il suo privato interesse, in quanto dirette ad indagare su di un soggetto che egli intendeva querelare per aver offeso il suo onore”.
Redazione online