Papa Francesco prega al Muro del Pianto

Papa Francesco al Muro del Pianto (MENAHEM KAHANA/AFP/Getty Images)
Papa Francesco al Muro del Pianto (MENAHEM KAHANA/AFP/Getty Images)

Dopo la visita ieri sera al Santo Sepolcro di Gerusalemme, accompagnato dal patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo, oggi Papa Francesco è stato alla Spianata delle Moschee e al Muro del Pianto.

Al suo arrivo alla Spianata delle Moschee, davanti all’ingresso della Cupola della Roccia, il Pontefice è stato accolto dal Gran Mufti Muhammad Hussein e dal direttore del Consiglio per la custodia dei ben degli enti islamici. Papa Francesco ha visitato la moschea al-Aqsa togliendosi le scarpe all’entrata, quindi è seguito l’incontro con le autorità islamiche. “Rispettiamoci ed amiamoci gli uni gli altri come fratelli e sorelle!“, è stato l’appello di Papa Francesco, durante il suo intervento, “a tutte le persone e le comunità che si riconoscono in Abramo”. “Impariamo a comprendere il dolore dell’altro! Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio! – ha ammonito – Lavoriamo insieme per la giustizia e per la pace!“.

L’auto del Papa si è fermata all’ingresso della Cupola della Roccia, dove Bergoglio è stato accolto dal Gran Mufti e dal direttore del Consiglio per la custodia dei ben degli enti islamici. Bergoglio ha visitato la moschea, togliendosi le scarpe e indossandole di nuovo all’uscita, senza l’aiuto di nessuno. Subito dopo si è svolto l’incontro ufficiale con le autorità islamiche. “Rispettiamoci ed amiamoci gli uni gli altri come fratelli e sorelle! Impariamo a comprendere il dolore dell’altro! Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio! Lavoriamo insieme per la giustizia e per la pace!”. E’ l'”accorato appello” lanciato dal Papa incontrando il Gran Mufti.

La Spianata delle Moschee è un luogo sacro per le tre religioni monoteiste, Islam, Ebraismo e Cristianesimo. Per i musulmani è la terza meta di pellegrinaggio dopo la Mecca e Medina ed il luogo in cui il profeta Maometto è asceso al cielo, per gli ebrei è il luogo dove sorgeva Tempio di Salomone, che fu distrutto in epoca romana, mentre per i cristiani è il luogo della profezia di Cristo sulla distruzione del Tempio.

Papa Francesco è andato poi al Muro del Pianto, accolto dal rabbino capo di Gerusalemme. Qui il Papa si è accostato in solitudine al muro sacro per gli ebrei, frammento del Tempio di Salomone, ha posto una mano sulle pietre, vi ha inserito un biglietto, secondo l’usanza ebraica, e si è raccolto in preghiera. “Sono venuto a pregare e ho chiesto al Signore la grazia della pace“,  ha scritto papa Francesco nel libro d’onore dopo la sua preghiera al Muro del Pianto.

Il Pontefice si è poi recato allo Yad Vashem, il memoriale delle vittime dell’Olocausto. “Signore, salvaci da questa mostruosità”, è stata la preghiera di Papa Francesco di fronte al dramma della Shoah. “Dacci la grazia di vergognarci di ciò che, come uomini, siamo stati capaci di fare”, ha detto ancora e ha aggiunto: “Mai più, Signore, mai più!”. Il Papa ha anche incontrato alcuni ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento e ha baciato le loro mani.

Prima della visita alla Spianata delle Moschee e al Muro del Pianto, questa mattina presto Papa Francesco era stato al Mausoleo del Monte Herzl, dove accompagnato dal presidente israeliano Shimon Peres e dal premier Benyamin Netanyahu ha deposto dei fiori sulla tomba di Theodor Herzl, fondatore del Movimento Sionista. Bergoglio è il primo Papa che va sulla tomba del padre del Movimento Sionista.

Calorosa è stata l’accoglienza riservata a Papa Francesco da Shimon Peres, nella sua residenza a Gerusalemme: “La pace è questione di creatività e ispirazione e tu le porti entrambe con te“, ha detto il presidente israeliano a Francesco e ha aggiunto: “La pace tra le religioni è un viatico per la pace in altri campi”.

Redazione