Istat: record calo delle nascite nel 2013

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Nel suo rapporto annuale sulla società in Italia, l’Istat ha rilevato un record del calo delle nascite nel 2013.
Infatti, in base ai dati, sono stati registrati all’anagrafe poco meno di 515 mila bambini nel corso dello scorso anno pari ad un calo di 64 mila nascita in cinque anni e a 12 mila bambini in meno rispetto al record storico del 1995.

“Le donne italiane in età feconda fanno pochi figli,, in media 1,29 per donna, e sempre più tardi: a 31 anni in media il primo figlio. Inoltre sono sempre meno numerose per via dell’uscita dall’esperienza riproduttiva delle baby boomers e, più in generale, delle nate fino alla metà degli anni ’70. In termini numerici, queste generazioni sono circa il doppio delle coorti di donne più giovani che stanno entrando nel pieno della loro storia riproduttiva” ha sottolineato l’Istat che inoltre riscontra la popolazione femminile straniera in età feconda sta rapidamente invecchiando.
“La quota di donne straniere in età 35-49 anni, rispetto al totale delle donne straniere in età feconda (15-49 anni), è aumentata di 6 punti percentuali dal 2005 al 2013, passando dal 41 al 47%. Pur mantenendosi su livelli di fecondità decisamente più elevati di quelli delle donne italiane, il numero medio di figli per donna delle cittadine straniere (2,37 nel 2012) è anch’esso in rapida diminuzione e il loro contributo alla fecondità complessiva della popolazione si va progressivamente riducendo” scrive l’Istituto di statistica.

Parallelamente a questo scenario il belpaese risulta anche uno dei Paesi più vecchi al mondo: ovvero si contano circa 151,4 persone over-65 ogni 100 giovani con meno di 15 anni.
Solo la Germania supera l’Italia in Europa con 158 over 65 ogni 100 giovani, laddove la media Ue dei 28 paesi membri è di 116,6.
annuale.

Aumenta la speranza di vita che sale a 79,6 anni per gli uomini e a 84,4 anni per le donne. Una media ben al di sopra di quella europea.
Redazione