Sudan: padre abbraccia neonata che torna con la madre in carcere

Il Presidente del Sudan Omar al Bashir al Parlamento di Khartoum (Getty Images)
Il Presidente del Sudan Omar al Bashir al Parlamento di Khartoum (Getty Images)

Resta in carcere Meriam Yayia Ibrahim Ishag, la donna cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia e che ha partorito lo scorso 27 maggio, la figlia Maya.
Si apprende dalla presidente dell’associazione Italians for Darfur, Antonella Napoli, che il padre Daniel è riuscito ieri ad abbracciare la neonata: “E’ felice anche se l’angoscia del futuro che attende sua moglie turba la gioia per la nascita della sua seconda figlia. Mi ha pregato di ringraziare e salutare tutti gli italiani che stanno sostenendo la campagna-petizione che chiede la liberazione di Meriam”, ha commentato Napoli.

“Maya è nata ieri, sta bene, ma non è una bimba libera. Come Martin, il fratellino che da febbraio è in carcere con la mamma” , ha invece scritto la Napoli su Twitter pubblicando la prima foto della bambina e rinnovando l’appello per la raccolta di firme per chiedere al governo la libertà della donna.

Redazione

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