
Se ne andò dieci anni fa Nino Manfredi, ultimo di un’irripetibile generazione di attori dopo Ugo Tognazzi, scomparso nel 1990, Vittorio Gassman nel 2000 e Alberto Sordi nel febbraio del 2003. E proprio in occasione della morte di Sordi ‘un grande compagno di vita’ Manfredi aveva scherzato: “Ora sono rimasto solo io. Lui era nato nel’20, io nel ’21. C’ho poco da campà…”.
Tra i tanti ricordi e le innumerevoli testimonianze che seguirono la notizia della comparsa quella di Andrea Balestri, più di altre ci restituì, in maniera fedele la semplicità e la dolcezza di Nino Manfredi nel quotidiano: “Per me era il mio babbo. Con la sua morte se ne va un pezzo del mio cuore – ricordò il ‘Pinocchio‘ del film di Luigi Comencini – Oggi non voglio ricordare Nino come attore, perché tutti sanno che era grandissimo ma come un babbo, il mio babbo. Perché mi ha voluto bene come e più di un padre. Non solo durante le riprese del film. Per me si è spenta una stella. Durante le riprese Nino mi stava accanto con affetto. Di ricordi ce ne sono tanti, sono tutti stampati nel mio cuore. Come il freddo che faceva il giorno in cui giravamo la scena del tonno: alla fine delle riprese fu lui ad asciugarmi con l’accappatoio, preoccupato perché non avessi freddo. Fu un gesto importante, come tanti altri che fece in quei giorni. Dopo la fine del film, ci siamo sentiti di tanto in tanto ma anche se non ci sentivamo io lo portavo sempre nel mio cuore e ricordavo i suoi consigli”.”L’ultima volta che ci siamo sentiti era il Natale del 2002 e mi disse ‘discolaccio, come stai?’. Negli ultimi tempi sapevo che stava molto male ma preferivo non pensare al fatto che potesse morire. Se può sentirmi adesso vorrei dirgli ‘grazie Nino, il tuo Pinocchio non ti dimentichera’ mai”.
L’attore sarà ricordato fino a settembre, con l’attore Edoardo Leo scelto dalla famiglia Manfredi come testimonial, nell’omaggio itinerante “Nino!”, lungo tutto l’anno.. Nel pensare al grande attore scomparso così si esprime Edoardo Leo: «La memoria collettiva non può permettersi di dimenticare questo gigante. La sua carriera è stata un viaggio esemplare tra commedia e dramma, contenuti alti e bassi, poesia e barzelletta, Dio e l’uomo, Girolimoni e Geppetto, favola e incubo».
La commemorazione avrà inizio il 7 giugno da Roma con ‘E nasce all’improvviso una canzone’ un concerto di Roberto Gatto all’Auditorium Conciliazione. Il concerto proporrà le musiche più celebri dei film di Manfredi, con la partecipazione sul palco di Edoardo Leo. Il 14 giugno a Castro dei Volsci, dove l’attore nacque, verrà proiettato ‘Per Grazia Ricevuta’. Il Comune inaugurerà inoltre una mostra permanente dedicata a Manfredi nella Torre dell’Orologio.
La Cineteca di Bologna lo ricorderà con una retrospettiva a giugno-luglio all’interno della rassegna “Sotto le stelle del Cinema”. A settembre la 71/a Mostra del Cinema di Venezia ospiterà la proiezione de ‘L’avventura di un soldato’, prima regia di Manfredi, su testo di Italo Calvino, dopo il restauro curato dalla Cineteca Nazionale. Roma lo ricorderà con la messa in scena di ‘Ma perche’ Dio creo’ il peccato?’, un testo inedito di Manfredi a cura di Alessandro Benvenuti e con una mostra multimediale di stampe e video in collaborazione con Rai Teche. L’omaggio a ‘Nino!’ si concluderà a New York e a Parigi, dal 26 al 30 novembre di quest’anno, con una rassegna dei suoi film nello storico Cinema Arlequin.
Redazione