Crisi ucraina, Lavrov: “Nessun progresso negli sforzi promessi da Kiev”

Ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov (Getty images)
Ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov (Getty images)

Nonostante siano passati mesi e l’Ucraina abbia finalmente un governo eletto, sembra lontana una soluzione pacifica e diplomatica della crisi tra Mosca e Kiev, come sottolineato oggi dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il quale ha denunciato la mancanza di “qualunque progresso” negli sforzi promessi in questi mesi dall’Ucraina, tesi a porre fine ai combattimenti nell’est del Paese, tra milizie filorusse e forze lealiste di Kiev. Nessuna intenzione da parte di Mosca al momento di inviare forze di peacekeeping perché, come spiega Lavrov, “la situazione al momento non li richiede”.

Il ministro degli Esteri russo ha poi avanzato richiesta di una inchiesta “urgente” riguardo a quelle che i ribelli filorussi ritengono essere bombe incendiarie al fosforo a disposizione delle forze filoucraine nell’Est del Paese, oltre ad altre armi proibite da parte delle truppe di Kiev, spiegando che questo tipo di notizie – a suo avviso – “suscitano particolare inquietudine”.

Il ministero dell’Interno ucraino intanto ha denunciato che tre carri armati hanno varcato il confine dalla Russia. Lo riferisce la Bbc citando fonti dello stesso ministero.

Redazione online