
E’ stata emessa oggi dal tribunale britannico di Maidstone la condanna per l’omicidio di Joele Leotta, giovane cittadino italiano pestato a morte il 20 ottobre del 2013 nei pressi di Londra. Secondo i giudici che componevano la Corte che ha pronunciato la sentenza odierna, ad essere colpevoli dell’uccisione sarebbero stati il ventiseienne Aleksandras Zuravliovas, il ventiquattrenne Saulius Tamoliunas e il ventunenne Linas Zidonis.
I tre cittadini di origini lituane, secondo quanto ricostruito in aula grazie al lavoro dei testimoni e della pubblica accusa guidata dalla legale Philippa McAtasnay, avrebbero fatto irruzione presso l’abitazione che Joele divideva con il suo collega di lavoro e amico Alex Galbiati e, storditi dall’alcool, avrebbero eseguito il pestaggio togliendo la vita al ventenne e ferendo il suo compagno di stanza.
Non è stata ancora decisa la durata della pena che i tre colpevoli dovranno scontare. La decisione verrà presa e comunicata nei prossimi giorni a seguito del lavoro che in Inghilterra spetta, per legge, al giudice ordinario.
Joeale Leotta era partito da Nibionno, in provincia di Lecco, per trovare un impiego in Gran Bretagna. Il suo intento, così come quello dell’amico Alex, era quello di seguire le orme di molti italiani che si recano nel Regno Unito per lavorare ed imparare l’inglese. Entrambi i ragazzi avevano ottenuto un posto presso il ristorante locale Vesuvius, situato proprio sotto all’abitazione che i due avevano in affitto nella piccola cittadina del Kent. Sembra che all’origine della lite furiosa che ha portato Joele alla morte ci fosse proprio un astio suscitato nel gruppo di lituani dalla competizione in ambito lavorativo, tanto che questi avrebbero urlato ai ragazzi: “Italiani di m….., ci rubate il lavoro”.
Redazione online