
196 cadaveri sono stati recuperati finora dai separatisti filorussi nei pressi del luogo dove è precipitato il volo MH17 della Malaysian Ailines, abbattuto da un missile sulla cui provenienza si è scatenato da giorni un ping-pong di accuse.
I corpi sono stati presi in consegna da medici legali e sono stati trasferiti su un treno-frigo a Donetsk. Stessa destinazione hanno avuto le scatole nere dell’aereo, il cui ritrovamento, nonostante sia stato annunciato solo oggi, secondo alcune fonti è avvenuto già un paio di giorni fa. Le registrazioni di volo verranno dunque consegnate all’Ente internazionale per l’aviazione civile.
I filorussi hanno garantito che gli esperti internazionali che dovranno effettuare i rilievi nell’area dello schianto saranno al sicuro, ma in cambio ha chiesto una tregua nelle ostilità a Kiev. Già ieri la comunità internazionale aveva accusato i separatisti di aver impedito l’accesso al luogo agli osservatori Ocse e il segretario di stato americano Kerry si era detto preoccupato di possibili manomissioni e rimozioni di pezzi dell’aereo dall’area dove è precipitato.
Redazione