Roberta Ragusa: una lettera anonima apre una nuova pista

Roberta Ragusa
Roberta Ragusa

Una lettera anonima, l’ennesima. E’ arrivata all’indirizzo del settimanale “Giallo”, ed è firmata da un certo Tony. Questo nuovo messaggio indica una nuova pista per ritrovare i resti della povera Roberta Ragusa, la donna scomparsa a Gello nel gennaio del 2012 a 45 anni.

Le spoglie della Ragusa potrebbero essere state abbandonate nell’ex deposito militare di Titignano, all’interno delle cisterne che un tempo contenevano le scorte di carburante. Un luogo, anche questo, che sarà passato al setaccio dagli inquirenti di Pisa che conducono le indagini.

L’ultima lettera dunque è stata pubblicata nel n°29 di “Giallo”del 23 luglio.
Tony, dice di essere un maresciallo dell’Aeronautica militare italiana in pensione; avrebbe incontrato il marito della donna, Antonio Logli, unico indagato dall’8 febbraio 2012 per omicidio volontario e occultamento di cadavere, durante la sua giovinezza nel periodo in cui prestava il servizio militare vicino Pisa ed era ancora celibe.

L’anonimo riferisce una conversazione a cui avrebbe assistito: Logli avrebbe parlato coi commilitoni di allora di alcuni luoghi ben conosciuti, che secondo l’autore della lettera andrebbero oggi controllati. Militari di cui si fanno nomi e cognomi. Tutte persone che oggi non hanno più contatti con Logli. Il settimanale si mette a cercare e ricostruisce che le persone indicate esistono e hanno davvero prestato servizio nella stessa caserma in cui Logli è stato militare di leva”.

Redazione online