
Abolire l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello che prevede il reintegro nel posto di lavoro del lavoratore ingiustamente licenziato, è la priorità per uscire dalla disoccupazione. Lo dice il Ministro degli Interni e leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano. “Per noi l’abolizione dell’articolo 18 a questo punto diventa necessaria per uscire dall’emergenza“, ha detto Alfano in un’intervista a Repubblica. “Anche se il luogo più naturale sarebbe la delega Lavoro – ha spiegato -, chiediamo che se ne discuta subito per poi inserirlo nel decreto Sblocca-Italia a fine mese”, quando il 29 agosto si riunirà il Consiglio dei Ministri. La proposta del Nuovo Centrodestra è quella di abolire la norma per i nuovi assunti. Secondo Alfano, infatti, l’art 18 “è solo un totem anni ’70, servono atti straordinari”, perché, ha aggiunto, “la disoccupazione giovanile adesso è la priorità“.
In merito agli ultimi deludenti dati sul Pil italiano, Alfano ha dichiarato: “L’Italia non cresce da più di un decennio, prendersela con l’ultimo arrivato (Matteo Renzi, ndr) per un trimestre sotto le aspettative è un esercizio ipocrita. Bisogna invece chiedersi cosa bisogna fare per spingere la macchina Italia in questo tratto ancora in salita”.
Il Ministro dell’Interno ha poi parlato di riforme, e al suo ex mentore Silvio Berlusconi ha lanciato la stoccata: “Pensi ai suoi di gruppi: sulle riforme costituzionali un terzo dei senatori di Forza Italia non gli ha obbedito”. Infine sulla legge elettorale Alfano ha ribadito: “Le preferenze per noi sono una cosa importantissima e sarebbe un grande errore se non ci fossero, con le preferenze scelgono i cittadini, con i collegi o le liste bloccate i partiti”.
L’art. 18 dello Statuto dei lavoratori era stato già modificato nel 2012 dalla riforma Fornero, che aveva introdotto nuovi casi di esclusione del reintegro nel posto di lavoro.
Redazione