A rischio il comportamento degli adolescenti che usano oltre 3 social

Facebook (Justin Sullivan/Getty Images)
Facebook (Justin Sullivan/Getty Images)

Secondo una indagine condotta dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) i social network influiscono sul comportamento degli adolescenti, tanto più se questi, soprattutto nell’arco della terza media, frequentano più di tre social: un fenomeno che potrebbe indurre i giovani ad assumere stili di vita più pericolosi.

In base ai risultati, infatti emerge che il 16,8% dei giovanissimi ha inviato una foto a sconosciuti, il 24,7% gli ha rivelato la scuola che frequenta, l’11,6% si è incontrata con lui, il 5,2% ha accettato proposte di sesso online.
Ma non solo. Il 15% dei ragazzi intervistati ha anche pubblicato un “selfie” provocante, anche se il 48% afferma di avere amici che lo hanno fatto.

La ricerca condotta dalla Sip ha poi confrontato le abitudini di chi frequenta più di tre social, come Facebook o WhatsApp, con quelle di coloro che ne frequentano uno o nessuno.
Nel primo gruppo risulta che gli adolescenti vorrebbero apparire più grandi e riscuotono una alta percentuale dei ragazzi che fumano e bevono di più, tra i quali il 21% afferma di essersi già ubriacato.
Inoltre, emerge che la generazioni di “I like” sarebbe più soggetta ad essere insoddisfatta del proprio corpo: dall’indagine risulta che 6 giovani su 10 vorrebbero essere più magre/i. Una preoccupazione che è meno diffusa tra coloro che usano un solo social.

“Il problema non è l’uso, ma l’abuso. E’ difficile dettare regole di comportamento dal momento che la stragrande maggioranza degli adulti non ha idea di come si sviluppa la socialità sui nuovi social network, di come si strutturano le relazioni, non conosce il linguaggio utilizzato”, sottolinea il presidente Sip, Giovanni Corsello.

Redazione