
La procura di Milano ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per Antonio Acerbo, responsabile unico del procedimento di Expo 2015 spa della gara d’appalto ‘Via d’acqua sud’, Giandomenico Maltauro della società vicentina Maltauro e Andrea Castellotti, facility manager Padiglione Italia Expo 2015 spa, già direttore commerciale della società Tagliabue. Il provvedimento, reso noto con una nota dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, nasce da un’indagine condotta dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio.
Già dallo scorso settembre, Acerbo risultava indagato per corruzione e turbativa d’asta. Secondo i magistrati, Acerbo sarebbe stato corrotto per turbare la gara di appalto da 54 milioni di euro per la realizzazione della via d’acqua sud di Expo. In quell’occasione, la Guardia di Finanza aveva effettuato perquisizioni a carico di Acerbo presso i luoghi nella disponibilità dell’indagato, alla ricerca di atti e documenti riguardanti la gara d’appalto. Le ispezioni delle Fiamme Gialle sono in corso sia nella sede di Expo Spa che in quella di Metropolitana Milanese Spa, in quanto una parte dell’attività era stata delegata a questa società.
Per gli stessi reati, si procede, in stato di libertà, nei confronti di Enrico Maltauro, imprenditore e cugino di uno degli arrestati di oggi, già indagato nel primo filone dell’inchiesta, che portò all’arresto – tra gli altri – di Primo Greganti, ex funzionario del Pci milanese, e Gianstefano Frigerio, ex parlamentare democristiano.
Redazione online
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