
La nuova Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker ha ricevuto oggi l’approvazione della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. I voti a favore, superiori alle attese, sono stati 423, i contrari 209, mentre 67 sono stati gli astenuti. La nuova Commissione Ue entrerà ufficialmente in carica il 1° novembre prossimo.
Prima di Natale, ha promesso Jucnker, sarà varato il piano di investimenti da 300 miliardi di euro per la crescita europea. Piano che verrà presentato da Juncker insieme al super-commissario al Lavoro e Crescita Jyrki Katainen. Il presidente della nuova Commissione ha spiegato che “c’è fretta”, ma che il piano “non può essere finanziato con il debito“.
Lo scorso settembre, il presidente Juncker aveva ufficializzato i nomi dei nuovi commissari europei, che oggi hanno ottenuto il via libera dal Parlamento di Strasburgo. Ad affiancare Juncker ci saranno ben sette vice-presidenti, tra cui l’italiana Federica Mogherini, Alto rappresentante della politica estera europea, che succede a Catherine Ashton. Altro importante vice-presidente è il finlandese Jyrki Katainen, uno degli irriducibili del rigore, a cui sono state assegnate le deleghe a Lavoro, Crescita, Investimenti e Competitività e soprattutto il coordinamento di tutti i principali portafogli economici. Il primo vice-presidente, braccio destro di Juncker, sarà comunque l’olandese Frans Timmermans, che avrà il portafoglio per il miglioramento della normativa, le relazioni istituzionali, lo stato di diritto e la Carta dei Diritti Fondamentali.
Qui di seguito la struttura della nuova Commissione europea.
Presidente: Jean-Claude Jucnker
Alto Rappresentante: Federica Mogherini (Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza. Vice-presidente della Commissione)
Primo Vice-Presidente: Frans Timmermans (Miglioramento della normativa, Relazioni istituzionali, lo stato di diritto e la Carta dei Diritti Fondamentali).
Altri Vice-Presidenti: Kristalina Georgieva (Bilancio e Risorse Umane), Andrus Ansip (Mercato unico digitale), Maroš Šefčovič (Unione energetica), Valdis Dombrovskis (Euro e Dialogo sociale), Jyrki Katainen (Lavoro, Crescita, Investimenti e Competitività).
Commissari:
– Günther Oettinger (Economia Digitale e Società)
– Johannes Hahn (Politiche di vicinato e negoziati per l’ampliamento)
– Cecilia Malmström (Commercio)
– Neven Mimica (Cooperazione e sviluppo internazionale)
– Miguel Arias Cañete (Clima ed Energia)
– Karmenu Vella (Ambiente, Affari marittimi e Pesca)
– Vytenis Andriukaitis (Salute e Sicurezza alimentare)
– Dimitris Avramopoulos (Migrazione e Affari interni)
– Marianne Thyssen (Impiego, Affari sociali, Mobilità di competenze e lavoro)
– Pierre Moscovici (Affari Economici e Finanziari, Tassazione e Dogane)
– Christos Stylianides (Aiuti umanitari e Gestione di crisi)
– Phil Hogan (Agricoltura e Sviluppo rurale)
– Jonathan Hill (Stabilità finanziaria, Servizi finanziari e Unione dei Marcati finanziari)
– Violeta Bulc (Trasporti)
– Elżbieta Bieńkowska (Mercato interno, Industria, Impresa e SME)
– Vĕra Jourová (Giustizia, Consumatori e parità di genere)
– Tibor Navracsics (Istruzione, Cultura, Gioventù e Cittadinanza)
– Corina Creţu (Politiche regionali)
– Margrethe Vestager (Concorrenza)
– Margrethe Vestager (Ricerca, Scienza e Innovazione).
In totale sono 28 commissari, di cui solo 9 sono donne. Una situazione di cui Jucker si è rammaricato, definendola ridicola, ma ricordando le difficoltà incontrate per ottenere dai i governi dei singoli Paesi membri un minimo sufficiente di candidate donne per la nuova Commissione Ue.
Poco dopo l’approvazione del Parlamento di Strasburgo sono arrivate a Jucnker le congratulazioni e gli auguri di Matteo Renzi.
Valeria Bellagamba