Sblocca Italia: ok del Senato. M5S: “L’amarezza è tanta”

L'aula di Palazzo Madama (Franco Origlia/Getty Images)
L’aula di Palazzo Madama (Franco Origlia/Getty Images)

Dopo il via libera alla Camera, l’aula del Senato ha dato l’ok definitivo al decreto Sblocca Italia, votando la fiducia posta dal governo con 157 voti a favore, 110 contrari e nessun astenuto. Il decreto legge entrerà in vigore a partire dall’11 novembre.
Durante la seduta non sono mancate le proteste soprattutto del Movimento Cinque Stelle (M5S) che ha messo in atto delle vere e proprie azioni simboliche: il deputato grillino Sergio Puglia si è sdraiato sui banchi dell’aula con le mani sporche di inchiostro, mentre altri deputati del movimento, sempre con le mani sporche d’inchiostro per richiamare l’idea del petrolio e contestare il provvedimento che favorirebbe i petrolieri per quanto riguarda le trivellazioni, hanno tentato di impedire ai senatori di votare davanti ai banchi della presidenza.
La seduta è stata sospesa La seduta è stata sospesa e con un tweet, la senatrice M5S Paola Taverna ha commentato: “Mani sporche di petrolio. Non saremo complici di questo disastro annunciato. #SfasciaItalia”. Alla fine i cinque senatori M5s sono stati deferiti
Alla protesta si sono alleati anche i senatori di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel), esponendo cartelli contro le trivellazioni.
Ma durante il dibattito ci sono state anche altre polemiche da parte dei gruppi di minoranza oltre a M5S, anche Sel e Lega Nord che hanno evidenziato che nel provvedimento vi è solo uno schema di convenzione per la concessione autostradale A21 Piacenza-Cremona-Brescia, definendolo incompleto e che non sono presenti quello della A3 Napoli-Pompei-Salerno.
“Il governo, con lo Sblocca italia, le rinnova senza indicare per quale numero di anni e senza una gara e questo è un regalo a chi quelle concessioni già le possiede, perpetuando il regalo fatto già dal governo Berlusconi. La percentuale di guadagno per lo Stato, sui proventi netti dei pedaggi, sarà solo del 2,4%. Abbiamo chiesto il documento con lo schema di queste concessioni e scopriamo che viene dato per approvato con lo Sblocca Italia. Il governo vuole farci compiere un falso in atto pubblico”, ha dichiarato il senatore Andrea Cioffi, M5s.
Dello stesso avviso anche la Lega che ha chiesto i testi delle convenzioni.

Post 5stelle #SfasciaItalia

All’indomani del voto in Senato, il M5S con un post intitolato “Prove generali di dittatura”, del portavoce al Senato Vincenzo Santangelo, pubblicato questa mattina sul blog di Beppe Grillo , viene criticato il mancato dibattito parlamentare attraverso l’uso della fiducia imposto dal governo: “L’Italia è una repubblica parlamentare, ma il Parlamento italiano è esautorato, non serve più a nulla. Decide solo il governo con decreti legge imposti con la fiducia. Ieri è stata la 25esima sul decreto SfasciaItalia. Ieri ci sono state le prove generali di dittatura”, scrive Santangelo, spiegando che “lo Sblocca Italia è un decreto omnibus (incostituzionale) sul quale è stata posta la 25esima fiducia (abuso che viola la Costituzione). Ci siamo opposti con i nostri interventi entrando nel merito dello scempio che faranno con lo Sfascia Italia”, denunciando ” cementificazione del territorio, trivellazioni, inceneritori. Acqua Privatizzata, Trivellazioni, False Bonifiche, Malagestione del Territorio, Fonti Fossili, Grandi Opere Inutili e Azzardate”.

Santangelo ha poi raccontato i fatti accaduti in aula di Palazzo Madama: “Alla fine il prestanome di Grasso (Presidente del Senato, ndr), tale Calderoli, sì, sempre lui, quello del Porcellum (incostituzionale), ha richiamato prima l’art. 289 del Codice penale con il quale si rischia una condanna fino a 10 anni e dopo ha deferito 9 di noi per i provvedimenti all’ufficio di presidenza!”.
“L’amarezza è tanta, ma vi assicuro che non molleremo di un millimetro”, ha poi concluso il portavoce grillino.

Sblocca Italia

Tra le norme contenute nel decreto: lo “sblocca cantieri”, le grandi opere come la realizzazione dell’alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina, sotto la supervisione dell’ad di Fs, Michele Elia, nominato commissario straordinario, la proroga delle concessioni autostradali, gli incentivi per la banda larga e quelli per l’acquisto e l’affitto degli immobili, ma anche le risorse per gli ammortizzatori sociali e altre misure come quelle sugli inceneritori e sulle trivellazioni.
Inoltre, è presente la misura per Genova con la quale si procede all’avvio delle opere nelle aree colpite da calamità naturali anche se bloccate dal ricorso al Tar.
Tra le novità presenti nel decreto vi sono le modifiche delle concessioni autostradali, le semplificazioni per i lavori di ristrutturazione, resta lo sconto del 20% fino a 300mila euro per chi compra casa e la affitta a canone concordato per 8 anni e torna la norma per arrivare al ‘regolamento edilizio unico’.
Inoltre, vi è un piano di sviluppo strategico che dovrebbe arrivare entro 90 giorni per “porti, interporti e ferrovie”, con distretti e accorpamenti, “per una gestione più razionale e non concorrenziale”.

C.D.