
Momenti di forte emozione. Al centro di controllo missione di Rosetta a Darmstadt, molti sorrisi hanno accolto il tanto atteso segnale da Philae, il lander che stamattina si è staccato dalla sonda Rosetta per posarsi dolcemente sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
“Un segnale elettronico – racconta repubblica.it – che equivale più o meno a un “quaggiù tutto bene, sono appena atterrato”. O meglio “accometato”, secondo il nuovo vocabolo coniato apposta per questa occasione.
In fondo, è la prima volta che un congegno costruito dall’uomo scende sulla superficie del nucleo della cometa.”
Dopo una lunga sequenza di manovre durate quasi sette ore è arrivato il segnale di Philae durante le quali il lander si è sganciato dalla sonda principale e ha raggiunto in modo automatico il nucleo cometario. Una discesa preparata nei minimi particolari ma comunque rischiosa, come hanno avuto modo di ricordare più volte gli esperti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
E’una prima assoluta nella storia e un risultato scientifico di primo piano. Le immagini e i dati raccolti da Philae saranno preziosissimi per capire la struttura e composizione del nucleo delle comete. E con un po’ di fortuna, il piccolo lander continuerà a operare fino alla prossima primavera, facendo una cronaca dettagliata dei cambiamenti della cometa man mano che si avvicina al Sole.
Redazione online