Banca d’Italia: scende ancora il debito pubblico

Banca d'Italia (GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
Banca d’Italia (GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

Continua la discesa del debito pubblico italiano. Lo comunica la Banca d’Italia. Dopo il livello record toccato lo scorso luglio, quando il debito pubblico raggiunse i 2.168,6 miliardi di euro, ad agosto è iniziato il calo, con una riduzione di ben 20,5 miliardi a 2.148,4 miliardi di euro. A settembre il calo è proseguito per altri 14,4 miliardi e il debito della Amministrazioni pubbliche italiane si è portato a 2.134 miliardi di euro. Il dato è stato pubblicato da Bankitalia nel supplemento “Finanza Pubblica, fabbisogno e debito” al suo bollettino statistico. Il calo “è stato determinato dalla riduzione di 30,9 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a fine settembre a 51,6 miliardi; 40,8 a settembre 2013), che ha più che compensato il fabbisogno del mese (18,4 miliardi)”. Il debito è sceso di 14 miliardi di euro per l’amministrazione centrale e di 0,4 miliardi per le amministrazioni locali.

Nei primi nove mesi del 2014, invece, il debito pubblico è aumentato di 64,2 miliardi. Bankitalia precisa poi che sul fabbisogno dei primi nove mesi dell’anno” ha anche inciso per 4,7 miliardi di euro il sostegno finanziario ai Paesi dell’area dell’euro e alla fine dello scorso settembre la quota di competenza italiana è stata pari a 60,3 miliardi“.

Così come ad agosto, anche a settembre sono aumentate le entrate dello Stato, portandosi a 22,7 miliardi di euro, pari al 5,7% in più rispetto a settembre 2013 (1,2 miliardi). Nei primi nove mesi del 2014 le entrate tributarie sono cresciute dello 0,2%, per un importo di 600 milioni di euro.

V.B.