
“Scioperi sociali con caos e scontri nelle principali città italiane. Periferie in rivolta e tensioni pericolosissime tra residenti, immigrati e rom. È evidente che una buona fetta della disperazione che i queste ore si manifesta con tanta virulenza è figlia di una recessione che sembra non finire mai e a cui i provvedimenti del governo danno risposte parziali o, peggio, sbagliate”; ad affermarlo il leader di Italia Unica, Corrado Passera, che sembra avere ben chiare le responsabilità delle proteste striscianti che – per vari motivi e da fronti diversi – stanno imperversando in Italia in questi ultimi giorni.
Ha spiegato Passera: “La crisi perdurante non deve diventare un alibi per la maggioranza, il Pd, Renzi e supporter più o meno occasionali in Parlamento. L’emergenza sociale richiede misure precise e immediate prima che la situazione sfugga di mano. Il premier lasci stare i toni trionfalistici, esca dal palazzo della politica e si misuri con i drammi del Paese”.
Passera si rivolge direttamente a Renzi: “I tweet o i selfie non bastano: ci metta la faccia. Ascolti finalmente i bisogni dei cittadini e si impegni a dare risposte alle imprese, al mondo del lavoro e soprattutto ai troppi disoccupati e inoccupati”.
Chiede “tolleranza zero contro i violenti e pieno sostegno alle forze dell’ordine per le aggressioni subite in una giornata segnata da forti disordini in tutto il territorio nazionale”, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che però accusa il governo Renzi: “L’atteggiamento provocatorio e irresponsabile del governo sta alimentando questo clima di tensione e di intolleranza. La situazione sta degenerando e chi copre alte reponsabilità non può tirarsi fuori in momenti così difficili ma ha il dovere di assumere decisioni forti per ripristinare legge e ordine”.
Senso di responsabilità
Nel Partito Democratico, la senatrice Rosa Maria Di Giorgi lancia un appello: “La legittima protesta sociale non apra la porte alla stagione del caos, serve equilibrio e senso di responsabilità da parte di tutti. L’esempio arriva dal Governo, che sulla riforma del lavoro sta mostrando un atteggiamento di responsabilità. Le modifiche annunciate sono frutto di una disponibilità al dialogo e alle ragioni di tutti”.
Prosegue la senatrice: “Il frutto di una riforma animata dall’obiettivo di sbloccare il sistema del lavoro non può e non deve essere il caos e lo scontro permanente. Occorre che tutti, compresi i sindacati, oltre ad esercitare le proprie prerogative, siano responsabili. Bloccare l’Italia non aiuta gli italiani”.
“Chiudere i centri sociali”
L’esponente del Carroccio Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, individua la causa degli scontri nei centri sociali occupati: “Le violenze messe in atto oggi in diverse città italiane ad opera di no global, antagonisti e delinquenti assortiti che dimorano nei cosiddetti centri sociali, dimostrano senza ombra di dubbio che tali oasi di illegalità non possono più essere tollerate”.
Questo l’invito di Calderoli: “Da Alfano a Marino, da Renzi a Pisapia, ognuno faccia il proprio dovere! Se non sono in grado o non se la sentono, si dimettano in fretta perché il Paese sta esplodendo mentre loro continuano a cazzeggiare”.
Il commento di Alfano
In serata arriva infine il commento del ministro degli Interni, Angelino Alfano: “E’ stata una giornata di grande impegno per le Forze dell’Ordine che hanno garantito a circa 70 mila persone, in 45 città, di manifestare liberamente. Pochi incidenti e come al solito feriti tra Forze dell’Ordine che oggi continuano a pagare il prezzo più alto delle contestazioni di piazza e del diritto alla manifestazione del pensiero”.
GM