Cgia Mestre: saldo fiscale positivo per 3,1 miliardi nel 2014

Soldi (getty images)
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In Italia la pressione fiscale rimane molto elevata (43,3%), ma arrivano buone notizie dall’ufficio studi della Cgia di Mestre, l’associazione degli artigiani, che ha calcolato un saldo fiscale positivo in favore dei contribuenti per il 2014: a fronte di 11,8 miliardi di tagli sono avvenuti aumenti per 8,7 miliardi, restituendo una differenza di 3,1 miliardi di euro.

Il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi commenta positivamente il dato, attribuendo alcuni meriti al governo: “Era da molto tempo che ciò non accadeva. A far pendere l’ago della bilancia a favore dei contribuenti è stato il bonus fiscale introdotto dal Governo Renzi. I maggiori benefici economici sono andati ai redditi medio bassi, mentre quelli superiori non hanno ancora fruito di sollievi fiscali. Nonostante ciò, il carico fiscale complessivo rimane ancora molto elevato e anche nei prossimi anni è destinato a rimanere su questi livelli. Purtroppo, la contrazione del Pil continua ad essere superiore alla diminuzione del gettito: pertanto, la pressione fiscale non si abbassa”.

Nel dettaglio, le principali voci di riduzioni d’imposta del 2014 segnalate dalla Cgia sono state: il “bonus Renzi” – che ha ridotto mediamente di 80 euro la pressione fiscale sui redditi dei dipendenti a basso reddito (misura da 6,6 miliardi di euro) -, il “bonus Letta” – sgravio fiscale da 1,5 miliardi di euro sulle detrazioni Irpef, sempre in favore dei dipendenti -, l’eliminazione della maggiorazione Tares (1 miliardo di euro), la riduzione dell’aliquota della cedolare secca (1 miliardo di euro) e la deduzione del 30% dal reddito d’impresa sull’Imu versata sugli immobili strumentali (714 milioni di euro).

Al contrario, i principali aumenti fiscali del 2014 sono stati rappresentati da: introduzione della Tasi (3,8 miliardi di euro di gettito), aumento della tassazione sulle rendite finanziare (720 milioni di euro), incremento imposta di bollo sul dossier titoli (627 milioni di euro) e riduzione della deduzione forfettaria dei redditi derivanti dai contratti di locazione (627 milioni di euro).

Secondo la Cgia, inoltre, il 2015 potrebbe anche avere un margine positivo anche più ampio, considerando le misure che potrebbero entrare in vigore con la Legge di Stabilità: dalla estensione e stabilizzazione del “bonus Renzi”, agli sgravi contributivi per i neoassunti a tempo indeterminato, al taglio dell’Irap. Nuovi incrementi saranno invece previsti sui fondi pensione, nella tassazione sul Tfr e nelle accise sui carburanti, che partiranno dal 1 gennaio 2015.

Ap