
48 ore fa le contestazioni a Tor Sapienza, dove si era recato in seguito alle violente proteste dei residenti contro un centro per migranti; oggi il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ospite di ‘In 1/2 ora’, programma condotto da Lucia Annunziata su Raitre, risponde alle domande che gli arrivano dai residenti del quartiere sotto i riflettori in questi giorni e rilancia la sua azione: “Ci siamo rimboccati le maniche, sono convinto che ce la posso fare e vado avanti”. Quindi su un’ipotesi di rimpasto o dimissioni,che scaturirebbe anche dalla guerra delle multe scatenata dall’opposizione di centrodestra: “Il partito non mi ha mai chiesto di cambiare i nomi delle poltrone o di andare via e sono sicuro che non lo farà mai. Sulle multe risponderò in Aula consiliare martedì”.
Ma i rappresentanti dei comitati di Tor Sapienza non danno tregua a Marino e alla trasmissione condotta da Lucia Annunziata spiegano: “Noi non siamo razzisti, ma il centro d’accoglienza è diventato l’emblema del disagio della popolazione di quel quartiere”. Respinti i tentativi di mediazione del sindaco e della conduttrice televisiva: “La situazione non cambierà mai, non li vogliamo”. Franco Perina, presidente del Coordinamento azione operativa Ponte di Nona, che ieri era alla marcia di ribellione delle periferie, in cui hanno sfilato anche militanti di CasaPound, consiglieri del centrodestra romano e l’ex sindaco Gianni Alemanno, è definitivo nel suo giudizio: “L’integrazione devono farla le istituzioni non i cittadini. A chi si vuole integrare vanno dati posti decorosi, gli altri devono essere buttati fuori dall’Italia”.
“Su questo sono perfettamente d’accordo, chi non vuole rispettare la legge deve essere allontanato”, è la replica di Marino, secondo il quale oltre un migrante su cinque che arriva in Italia viene accolto nel Lazio, e ammette: “Non si può andare avanti con questi numeri”.
Questione sicurezza
Ignazio Marino affronta quindi i numeri del tema sicurezza: “In fondo a via Morandi, il 20 novembre concederemo una ex scuola ai carabinieri. Solo a Roma la polizia spende 70 milioni per gli affitti dei commissariati: tutte risorse da risparmiare e reinvestire”. Poi aggiunge: “L’incuria riguarda gli ultimi 40 anni. Gli unici soldi che noi abbiamo speso li abbiamo investiti nelle zone periferiche, non è vero che ci occupiamo solo del centro storico. Ma certamente dobbiamo fare molto di più. Ho promesso più illuminazione, la raccolta differenziata, se questo non avverrà nel mio mandato potrete guardarmi negli occhi come ora e rimprovermi”.
GM