Dissuasori nei cortei: al via sperimentazione spray al peperoncino

Manifestazione della Cgil a Roma (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Manifestazione della Cgil a Roma (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Dopo gli ultimi episodi di violenza scaturiti nei cortei, il ministero dell’Interno ha stabilito nuove misure presentate ai sindacati di categorie delle forze dell’ordine per tutelare i cittadini che manifestano e l’integrità degli agenti impegnati nel servizio di ordine pubblico al fine di evitare il più possibile il contatto fisico.
Misure che riguardano il comportamento degli agenti, ma anche nuovi dispositivi e mezzi messi a loro disposizione per contenere, laddove necessario, i tafferugli senza fare ricorso a lacrimogeni, cariche e manganelli, che dovranno essere l’ultima opzione da considerare.
Infatti, nel documento del Viminale, veniva indicato che il manganello “non deve essere considerato come un mezzo punitivo, deve essere impiegato con decisione e mai con brutalità” e deve non deve essere indirizzato “al capo, al volto e a tutte le parti vitali del corpo”, precisando infine che in ogni caso, l’azione “deve cessare immediatamente non appena viene raggiunta la finalità perseguita”.

Il Viminale indicava anche i “principi e le istruzioni operative di carattere generale per il personale della polizia di stato sull’uso legittimo della forza e dei mezzi di coazione fisica”, nel quale si “prevede il loro utilizzo in modo diversificato in relazione al contesto operativo”, e che la forza deve tenere conto di alcuni principi in base alla “proporzionalità tra offesa e difesa”, la “gradualità” e il “corretto uso”.

Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha diramato pertanto una circolare che ha come oggetto “Strumenti di dissuasione e autodifesa all’Oleoresin Capsicum (Oc) da impiegarsi nei servizi di ordine pubblico” ed inoltrata alle questure di Milano e Torino, ai Reparti Mobili delle stesse città e alla Direzione centrale di sanità, a Roma.
Quello dello spray al peperoncino ovvero il Oleoresin Capsicum è una tipologia di dissuasore che potrà essere quindi impiegato nei servizi di ordine pubblico dalla Polizia in via sperimentale a Milano e Torino, attraverso i rispettivi Reparti Mobili.

“Le forze di Polizia, a seguito di attività propedeutiche di confronto e verifica, hanno concordato, in sede di coordinamento, l’avvio di una sperimentazione della durata di 6 mesi su differenti tipologie di strumenti di dissuasione a getto balistico (in grado di attingere bersagli circoscritti al fine di garantire il mantenimento di fasce di rispetto dello scontro diretto) a base di Oleoresin Capsicum (Oc), scelti tra quelli di capienza totale del singolo dispositivo pari a 400 ml”, viene indicato nella circolare.
“I dispositivi saranno utilizzati nei servizi di ordine pubblico dal personale in forza ai Reparti Mobili di Milano e Torino, già opportunamente formato ed informato sulle caratteristiche, le funzionalità e le tecniche di impiego operativo degli stessi strumenti”, prosegue la nota nella quale viene specificato che “la sperimentazione dovrà essere svolta solo in ambito cittadino e limitatamente alle suddette sedi, per essere eccezionalmente estesa, in situazioni contingenti di necessità ed urgenza che saranno valutate dal competente Servizio Ordine Pubblico del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e di volta in volta nell’ambito dei Comitati di Ordine e sicurezza pubblica”.

Il dipartimento inoltre indica le modalità in cui potrà essere usato lo spray, ovvero: in “situazioni di ordine pubblico ove sia necessario il ripristino della legalità, nel caso vi sia un’azione volta alla resistenza attiva, minaccia o violenza verso le forze di Polizia. Ciò implica che ogni tentativo di negoziazione, mediazione o dissuasione verbale sia fallito”.

Considerando che vi sono 2 modelli differenti, la circolare precisa che ad “ogni squadra verranno assegnati un massimo di 5 dispositivi di un modello da utilizzare per un periodo di 3 mesi, e il secondo modello per i successivi 3 mesi”.

“In ogni squadra verrà individuato, secondo le modalità operative adottate nei Reparti Mobili, un singolo operatore che verrà dotato di un dispositivo all’Oc, anche se la formazione/informazione interessa tutti i componenti della squadra, al fine di garantire la massima sicurezza per gli operatori”, sottolinea il dipartimento che ricorda infine che “a bordo del mezzo di trasporto di quella stessa squadra saranno inoltre disponibili ulteriori dispositivi all’Oc per un numero massimo di 4 strumenti oltre a 3 kit decontaminati”.
Infine, conclude la circolare, è “in fase di perfezionamento un documento contenente le linee guida operative, con indicazioni di ordine generale sul contesto di utilizzo del dispositivo e sulle modalità di impiego, nonché sulle procedure da eseguire a tutela dell’operatore di Polizia in caso di auto-contaminazione”.

Secondo la tempistica, i corso di formazione per i reparti mobili di Milano si terranno dall’1 al 12 dicembre prossimi.

Il documento relativo all’introduzione di nuove procedure e misure nei cortei si era rivelato necessario dopo l’episodio accaduto lo scorso 29 ottobre durante una manifestazione degli operai della Ast di Terni che a Roma furono aggrediti dalle forze dell’ordine. Il testo che in parte vieterebbe secondo le indiscrezioni l’uso delle pistole Taser durante le manifestazioni pubbliche, ha anche evidenziato l’utilità dell’impego di telecamere da parte di tutti i poliziotti addetti all’ordine pubblico, mentre finora l’uso era stato a campione.
Tra gli alti dissuasori che sono stati ammessi, quello dell’idrante, già utilizzato a Napoli. Si tratta di un forte getto d’acqua con una sostanza leggermente urticante, che quando venne utilizzato non provocò danni o feriti.

C.D