
Ad annunciare che a Tor Sapienza – dove da giorni la tensione è alta – la delegazione del Movimento 5 Stelle non sarebbe stata accolta col tappeto rosso e con le dovute cerimonie, era stata Sandra Zammataro, portavoce dei residenti di via Giorgio Morandi: “Abbiamo chiesto alla politica, e in questo caso al Movimento Cinque Stelle, di non essere presenti qui a Viale Giorgio Morandi perché noi vogliamo essere protagonisti della nostra via senza alcuna etichetta politica. Il Movimento Cinque Stelle, come altri, fa parte di uno Stato che non ci rappresenta”.
La visita della delegazione della Roma a 5 Stelle, composta tra gli altri dal leader romano Marcello De Vito e dalla senatrice Paola Taverna, era stata programmata con l’intenzione “di porre in essere subito atti in Assemblea Capitolina che consentano di affrontare la grave mancanza di sicurezza che affligge tutta la zona. Poi si affronteranno i complessi problemi legati alla convivenza e alle strutture di accoglienza che sono sul territorio”.
Nonostante tutto, la Taverna si è presentata nel quartiere, ricevendo una serie di risposte da “Noi non vogliamo esponenti politici” al romanesco “Te ne devi annà”, come testimonia il video che pubblichiamo di seguito. A rispondere direttamente alla senatrice, è stata la Zammataro, che ha accusato: “Tu lo sai perché sei venuta qui, perché t’hanno dato cinque giorni di sospensione, sennò col c…o che te presentavi”. Il rifiuto di esponenti politici viene ribadito da un altro residente del quartiere e il siparietto continua con la Taverna che replica: “Ti risulta che sia un esponente politico?”. L’uomo a quel punto la schernisce: “Perché il Movimento 5 Stelle che è? La Caritas? Noi non vogliamo accattonaggio politico”. Inutili gli sforzi della Taverna di ribadire di non essere un politico, gli abitanti non ne vogliono sapere.
La versione dei 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle non ci sta a quanto ricostruito dalle immagini e dai video, ritenendo che in realtà la contestazione fosse proprio una strumentalizzazione politica, come spiega la deputata Roberta Lombardi: “Non siamo affatto stati respinti, tanto è vero che oggi siamo a Tor Sapienza. La signora Zammataro è la stessa che si era candidata col Pd alle comunali?”.
Spiega la Lombardi, interpellata da Intelligonews: “Non escluderei che dietro a tutto questo si nascondesse una strategia precisa che i partiti stanno attuando a Roma in vista delle prossime elezioni. Mi riferisco al Pd che sta scaricando Marino, così come al fatto che proprio in questi giorni nel mio quartiere si sono visti spuntare manifesti della lista Marchini; ci sono alcuni consiglieri comunali che passano da un partito all’altro; Salvini e Borghezio che si concentrano su Roma”.
“Mi ricorda il periodo precedente alle elezioni che poi vinse il centrodestra, quando il messaggio portante della campagna elettorale era basato tutto sulla sicurezza” – sostiene la Lombardi – “Non vorrei che vi fossero strumentalizzazioni di carattere elettorale rispetto a un problema vero e reale che la politica che ha governato negli anni la città non ha mai affrontato e risolto”.
La visita della Comunità di Sant’Egidio
Ieri a Tor Sapienza anche Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, il quale ha sottolineato: “Indubbiamente esiste una situazione di forte disagio nella periferia romana per la mancanza di servizi, di spazi di incontro, di lavoro, di vita comunitaria e conviviale. Preoccupa innanzitutto la situazione dei bambini e dei giovani in un contesto così difficile nel quale sono presenti anche infiltrazioni di criminalità legato spesso allo spaccio della droga”.
Per Riccardi, “il problema più grande non è quello degli stranieri e dell’ospitalità dei rifugiati, anche se si può migliorare la qualità dell’assistenza in questi centri”, ma “è rappresentato da periferie in cui non si investe da anni e in cui si è smarrito il senso della qualità della vita e mancano i servizi”.
GM