Legge Stabilità: giudizio Ue martedì, Padoan fiducioso

Pier Carlo Padoan (JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)
Pier Carlo Padoan (JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)

Il giudizio della Commissione europea sulla legge di Stabilità italiana, previsto per lunedì, è stato spostato a martedì prossimo. Il 25 novembre, oltre ai pareri della Commissione sulle leggi di bilancio dei Paesi europei, al vaglio soprattutto quelle di Italia, Francia e Belgio, verranno presentati il rapporto annuale sulla crescita nella Ue e soprattutto l’atteso piano di investimenti da 300 miliardi di euro del presidente Jean-Claude Juncker, che dovrebbe, si spera, rilanciare la crescita in Europa.

Nel frattempo, La legge di stabilità aveva ricevuto un primo via libera dalla Commissione Ue a fine ottobre, dopo gli aggiustamenti apportati dal governo sulla correzione del deficit, in risposta alle richieste contenute nella lettera inviata dalla stessa Commissione il 22 ottobre scorso. La preoccupazione per il governo Renzi potrebbe venire dalla richiesta di ulteriori misure aggiuntive a seguito del peggioramento delle previsioni economiche di Bruxelles sull’Italia. Tuttavia, i rasserenati rapporti tra Matteo Renzi e Jean-Claude Jucnker farebbero propendere per una linea morbida da parte della Commissione Ue, disposta a concedere all’Italia un rientro dal debito più graduale di quello richiesto dal Fiscal Compact, accogliendo le osservazioni del governo sul peggioramento della situazione economica.

Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è fiducioso sul giudizio della Commissione europea: “Mi aspetto che capisca e apprezzi la filosofia complessiva” di una politica economica basata “su un consolidamento pro-crescita”, ha dichiarato Padoan al Financial Times. “La legge di stabilità coniuga il consolidamento di finanza pubblica e la crescita”, aveva già detto nei giorni scorsi il Ministro dell’Economia, affermando che “è possibile fare una politica di finanza pubblica sostenibile sostenendo la crescita”. Quindi Padoan ha mandato un avvertimento all’Europa, sollecitandola a “rendersi conto che sta correndo un grosso rischio di rallentare di nuovo“. Un monito che vale anche e soprattutto per la Germania, che “sta cominciando a capire che non sono immuni al possibile impatto negativo di una nuova frenata”, ha sottolineato il ministro.

Emendamenti alla Legge di Stabilità

Nel frattempo, tra gli emendamenti in discussione alla Commissione Bilancio della Camera, è stato bocciato quello che prevedeva il trasferimento delle risorse della Cassa conguaglio per il settore elettrico (Ccse) al sistema di Tesoreria del Ministero dell’Economia, per una somma di circa 14 miliardi di euro. Un provvedimento che aveva suscitato un certo clamore sui media. E’ stata invece abbassata dal 22% al 4% l’Iva sugli ebook, portandola a quella dei libri cartacei, una misura che era stata fortemente voluta dal Ministro della Cultura Dario Franceschini. E’ stata poi confermata l’estensione della social card anche agli immigrati, un provvedimento già previsto nella legge di Stabilità ma che ha scatenato diverse polemiche. Non è passato invece l’emendamento sulla web tax per i colossi di Internet come Google, una tassa che aveva già creato divisioni all’interno del Pd. Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio alla Camera, aveva spinto per l’introduzione della web tax già nel 2013, con il governo Letta.

V.B.