Telecom Italia punta a rafforzare la sua presenza in Brasile

Telecom Italia (PACO SERINELLI/AFP/Getty Images))
Telecom Italia (PACO SERINELLI/AFP/Getty Images))

Telecom Italia alla conquista del Brasile. La società di telecomunicazioni italiana vuole aumentare la sua presenza nel mercato brasiliano della telefonia. Ieri il consiglio di amministrazione di Tim Brasil, controllata di Telecom Italia, ha approvato la vendita delle torri di trasmissione nel Paese sudamericano e al contempo ha dato via libera all’operazione per tentare un accordo di fusione con la compagnia telefonica locale Oi. Le torri brasiliane di Telecom sono 6.481 e saranno cedute al gruppo American Power per una cifra di circa 3 miliardi di reais, corrispondenti a più di 900 milioni di euro. Una somma che dovrebbe essere utilizzata per l’acquisto della compagnia Oi, che in Brasile è il quarto operatore nel settore della telefonia mobile e leader storico nella rete fissa. Tim Brasil, invece, è il secondo operatore di telefonia mobile in Brasile.

Ieri mattina, a Roma, il Consiglio di amministrazione di Telecom aveva dato mandato al presidente della società, Giuseppe Recchi, e all’amministratore delegato Marco Patuano di approfondire le ipotesi per una possibile fusione tra Tim Brasil e Oi. Il Cda ha anche preso in esame l’informativa di Patuano sulla proposta inviata al fondo F2i per l’acquisto, in Italia, “di una quota di controllo della società Metroweb”, con la quale Telcom vorrebbe sviluppare, a livello nazionale, la rete in fibra ottica di nuova generazione. Il fondo F21 possiede il 53,8% di Metroweb, mentre la restante quota è di proprietà della Cassa depositi e prestiti.

La scorsa estate, Telecom aveva fallito il tentativo di un’espansione della sua presenza in Brasile attraverso l’acquisto di Gvt, società brasiliana che opera nella rete fissa, controllata dalla francese Vivendi. Quest’ultima, infatti, aveva preferito vendere agli spagnoli di Telefonica.

V.B.