
Si comincia con il post di Grillo che esalta il risultato delle regionali in Emilia-Romagna, tocca poi alle critiche a Bugani e alla contestata partecipazione di parlamentari pentastellati a talk-show televisivi, infine le polemiche odierne sulla consultazione per espellere i deputati Paola Pinna e Massimo Artini: tutti questi elementi hanno portato a intervenire il sindaco della Parma a 5 Stelle, Federico Pizzarotti, per affermare la necessità di una riflessione interna.
“Spero che qualcuno riprenda lucidità e si fermi in tempo. Non ho sacrificato parte della mia vita per vedere accadere tutto questo”, il tweet di Pizzarotti, sempre più distante dalle posizioni del portavoce nazionale, Beppe Grillo, tant’è che ieri il blog del leader lo ha messo alla berlina pubblicando una lettera di oltre un anno fa contenente delle esplicite sollecitazioni sul tema al primo cittadino di Parma da parte dell’ex presidente di Greenpeace Italia, Walter Ganapici.
Pizzarotti aveva replicato a quella lettera, sostenendo tra l’altro: “Almeno si poteva evitare la figuraccia di scrivere che non c’è stata l’estensione del porta a porta, dal momento che è esteso in tutta Parma: oggi siamo al 70% (presto lo supereremo), l’inceneritore è fermo a metà regime perché non ha rifiuti da bruciare, e grazie anche a questo, ma non solo, siamo entrati tra i Comuni Virtuosi italiani, primi in Italia per una città di medie dimensioni”. Il sindaco insiste: “Mi spiace Beppe , ma il problema dei tuoi invisibili, ma ben noti cortigiani che utilizzano un blog ormai ombra di se stesso è che pontificano sul lavoro degli altri senza conoscere l’argomento”.
Ex 5 Stelle: Atto di imperio
Mentre sul blog di Grillo sono oltre 1.200 i commenti al post sull’esclusione dei due deputati e manca ancora un’ora e mezzo al termine della conclusione della consultazione online, intanto, prendono posizione i senatori ex M5s, ora nel gruppo Misto, Alessandra Bencini, Monica Casaletto, Maurizio Romani, Fabrizio Bocchino, Laura Bignami, Francesco Campanella e Luis Alberto Orellana: “Siamo alle solite. Il blog di Beppe Grillo, con un nuovo atto d’imperio e senza rispetto per il codice di comportamento per gli eletti Cinque stelle, procede a due nuove espulsioni nel Movimento, senza passare per l’assemblea congiunta. E questa sarebbe la tanto sbandierata democrazia? A quanto pare gli errori compiuti in passato non hanno insegnato niente ai vertici”.
“Nel post fa sorridere proprio il richiamo al codice di comportamento. E’ evidente che il duo Grillo-Casaleggio lo utilizzi a convenienza. Come si fa a citarlo, infatti, in merito alle rendicontazioni se poi non esistono regole chiare e valide per tutti gli eletti, dai consiglieri agli europarlamentari?”, prosegue la nota, che infine mette in luce quella che ad avviso degli ex pentastellati è la vera ragione che ha portato a questa decisione: “E’ chiaro che nel M5s vige una sola norma e cioè quella di ‘non disturbare il manovratore’. L’unica colpa di Artini, infatti, è stata quella di mettere in evidenza le falle del sistema di rendicontazione e, quindi, i rischi di aggredibilità esterna del portale”.
GM