Renzi al Cna annuncia riduzione di 18 miliardi di tasse

Primo Ministro Matteo Renzi (Getty images)
Primo Ministro Matteo Renzi (Getty images)

Il premier Matteo Renzi , in perfetta linea con i sistemi di comunicazione e propaganda attuale, ha inviato un video messaggio all’ Assemblea nazionale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) che si svolge a Mirandola, in Emilia Romagna, dove sono presenti oltre mille artigiani e imprenditori e intervengono quattro ministri, tra cui Maria Elena Boschi, il ministro all’ambiente Gian Luca Galletti, alla Giustizia, Andrea Orlando e del lavoro, Giuliano Poletti e il neo-governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Nel suo intervento il premier ha voluto rassicurare sul fatto che “il Parlamento è al lavoro e, per chi come voi è abituato a lavorare e svegliarsi la mattina presto e non conoscendo nemmeno la traduzione della parola weekend perché si lavora anche il sabato e la domenica, può essere un buon messaggio”.

Renzi poi cavalca il tema dei pessimisti, sottolineando che “quanti dicono Ah non ce la faremo mai, e invece noi ce la faremo. Ce la faremo perché siamo più forti della crisi, siamo più forti della paura, siamo più forti delle debolezze che il sistema Paese ha”.
“Ciascuno di voi è un imprenditore, un artigiano, un lavoratore. Sa perfettamente che partire la mattina con il grido tanto non ce la faremo mai, non è soltanto frustrante, rende impossibile l’impresa”,

“Chi la mattina si alza e prova a fare il suo mestiere e lo fa mettendosi in gioco tutto è un eroe dei tempi nostri – prosegue Renzi-, è un eroe della quotidianità. Ed è a queste persone che io rivolgo il mio saluto e anche il mio appello: dateci una mano a cambiare l’Italia”, ha poi aggiunto il premier, sottolineando che “per la prima volta lo Stato che dimagrisce anziché ingrassare. La riduzione delle tasse come inizio di un processo rivoluzionario. Questo è il nostro obiettivo”, precisando che si tratta di “una riduzione di 18 miliardi di tasse”.

“La nostra parte la facciamo semplificando il sistema fiscale, modificando il sistema della giustizia civile, intervenendo su una burocrazia che stritolerebbe anche un leone. Tutte cose che possiamo e dobbiamo fare. Ma accanto a questo c’è la passione, l’energia, la determinazione, il coraggio,  l’impegno di chi come voi oggi sceglie un luogo. Un luogo che era stato distrutto dal terremoto e che voi avete rimesso in piedi”.

“Quello che caratterizza noi e voi è molto semplice: è l’idea che insieme stavolta ce la facciamo e non è un problema di gufi o di pessimisti, è un problema che l’Italia oggi è divisa tra chi pensa di fronte ad un problema si debba urlare più forte, creare ancora più tensioni, e chi invece rimboccandosi le maniche, facendo il proprio pezzo di strada questo Paese lo rimette in gioco”.
“Quelli siamo noi. Quelli siete voi. Quella è l’Italia che porterà il Paese fuori dalle sabbie mobili e dal pantano”, ha poi concluso il premier.

C.D.