
Ancora un caso sospetto di morte in concomitanza con la somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad, prodotto da Novartis. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha ricevuto oggi la segnalazione di un nuovo caso. Si tratta di una donna di 83 anni affetta da gravi patologie e in politerapia.. La vittima morta a Spoleto a distanza di 24 ore dalla somministrazione di vaccino antinfluenzale, era affetta da gravi patologie, per le quali assumeva molti farmaci. Il decesso sarebbe avvenuto mercoledì scorso nella sua abitazione. Lo ha reso noto la Direzione Regione Sanità dell’Umbria «Sebbene apparentemente la morte non sia immediatamente correlabile alla somministrazione del vaccino, il medico curante ha proceduto correttamente – sottolinea l’Ufficio sanitario – a segnalare l’accaduto».
Primi test negativi
I primi test sul vaccino, ha spiegato intanto ieri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin stanno dando esito negativo. La Novartis ha dovrà fornire entro lunedì prossimo alle 13 una relazione di aggiornamento su tutti i controlli di qualità ripetuti sui lotti sequestrati e una valutazione clinica dei possibili rapporti causa-effetto. Martedì arriveranno i risultati delle analisi tossicologiche. «Le dosi di Fluad e distribuite nel nostro Paese sono 3,5 milioni – ha commentato il direttore dell’Aifa, Luca Pani – i numeri confermano che non dovrebbe trattarsi di un problema nel processo produttivo o di contaminazione del vaccino che è sottoposto a 38 controlli di cui 14 sul prodotto finito e 23 sui singoli componenti prima che i singoli lotti siano messi in commercio».
Indagini
Inchieste sono in corso a Siena, Siracusa, Prato, Parma e Chieti. La procura di Prato, dove si è verificato uno dei decessi, ha disposto la riesumazione della salma e il sequestro su tutto il territorio nazionale di uno dei lotti di Fluad del quale la Novartis aveva disposto il blocco. I Nas sono entrati nello stabilimento di Rosia, presso Siena, della Novartis per sequestrare eventuali rimanenze dei due lotti bloccati.
Numero verde
Intanto il numero verde, il 1500, dedicato fino a ora a Ebola risponderà anche ad informazioni sull’emergenza vaccini.
ADB