
Quando si parla di fenomeni migratori e di criminalità a essa collegati, spesso l’immaginario collettivo e un certo modo di pensare mettono sotto accusa le comunità rom, con conseguenze che rischiano di andare al di là della semplice provocazione, come ad esempio dimostrano i fatti avvenuti a Torrevecchia, alla periferia di Roma, nei giorni scorsi. Dall’altro canto, però, una fetta di opinione pubblica, composta in particolar modo da associazioni e reti sociali, si spiega con le comunità rom, scegliendo – come successo nei giorni scorsi a Torino – di scendere in piazza.
All’iniziativa del comitato “Riprendiamoci il quartiere”, che lo scorso 28 novembre a Mirafiori hanno raccolto poche decine di persone, ha risposto un’imponente manifestazione degli antifascisti e antirazzisti al grido “I rom: torinesi come noi”. Nelle stesse ore, del quartiere popolare del Gratosoglio, a Milano, un presidio di Forza Nuova trovava l’opposizione di decine di residenti e attivisti antirazzisti che hanno denunciato come “scopo dichiarato” dell’iniziativa era “raccogliere firme per una presunta petizione il cui obbiettivo sarebbe destinare le case popolari solamente agli aventi diritto italiani. Tutto questo regalando come gadget farina, pasta, latte”.
Iniziative antirazziste, che spesso sfociano in scontri con le forze dell’ordine, se ne vedono a decine in tutta Italia, ma senza dubbio a far discutere – e non poco – in queste ore è la foto con alcuni rom “vicini di casa” postata sui social network da Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che è stata subissata immediatamente da commenti razzisti e qualunquisti, del tipo: “Voglio il selfie quando se li ritroverà in camera da letto entrati dalla finestra alle 3 di notte”.
Il post di Enrico Rossi
Questo il post preso di mira da un vero e proprio assalto razzista: “Vi presento i mie vicini. Siamo sul marciapiede davanti alle nostre case. Da sinistra Cassandra, Andra, Verdiata e Francesco con in braccio la piccola Narcisa. Accanto a me a sinistra Robert, il papà di Narcisa, e Dragos a destra, suo cugino. Papina, Papusa in ginocchio e Nadia in piedi, la mamma di Narcisa. L’ultima a destra è Dana, la moglie di Dano che ride dietro l’obiettivo e scatta questa bella foto di domenica pomeriggio a Firenze”.
Critiche a Rossi sono arrivate anche da Matteo Salvini, che sempre sul popolare social network ha ripostato la foto, con tanto di didascalia: “Il governatore del PD della Toscana, Enrico Rossi, presenta i suoi vicini di casa rom. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei! P. S.: Se gli avanza tempo anche per incontrare alluvionati, imprenditori e disoccupati, magari ci farebbe piacere”.
In serata, Rossi ha postato un nuovo messaggio: “L’uso dei social media non può essere limitato in alcun modo ma quando il discorso pubblico diventa sfogo violento e irrazionale occorre alzare il livello della discussione. Esiste un’iniziativa del Parlamento europeo che si chiama No Hate Speech Movement. Ritengo che Facebook Italia dovrebbe sostenere questa iniziativa e darle risonanza. Sono in gioco la cultura democratica e la convivenza civile”. L’iniziativa che Rossi promuove è stata lanciata dal Consiglio d’Europa e riguarda proprio l’istigazione on line all’odio.
GM