
Da una settimana, è massima allerta in Italia per il rischio letale che potrebbe comportare un vaccino antifluenzale. Infatti, dopo il divieto da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) dell’impiego del vaccino Fluad, appartenente ai due lotti 142701 e 143301, si sono aggiunti nuovi casi di morte sospette la cui causa potrebbe essere attribuita al medicinale, prodotto da Novartis anche non risalente ai due lotti in questione.
Tanto che è salito il a 6 il numero dei lotti di vaccino antinfluenzale Fluad sospettati di aver provocato diversi decessi in varie regioni italiane. L’Aifa ha dunque reso noto che il totale dei vaccini a rischio ammonta a 1.357.399 dosi “sospette”.
Mentre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha fatto sapere di essere in attesa di una relazione da parte della società produttrice e dei risultati delle analisi tossicologiche condotte dall’Istituto Superiore della Sanità (Iss), nel belpaese si parla di una vera e propria psicosi da vaccino.
L’ultimo aggiornamento di morti sospette riferisce di 13 anziani vittime in 7 regioni, tra cui: un caso in Molise e Lazio, due casi in Sicilia, Puglia, Toscana, Emilia Romagna Lombardia e infine due casi sospetti in Umbria un secondo caso di morte sospetta dopo una vaccinazione antinfluenzale è stato segnalato questa mattina il medico curante della vittima alla Regione Umbria secondo quanto ha annunciato la dirigente del Servizio di prevenzione dell’assessorato umbro alla Sanità Maria Donata Giaimo: “Sebbene apparentemente la morte non sia immediatamente correlabile alla somministrazione del vaccino, il medico curante ha proceduto correttamente a segnalare l’accaduto”, a riferito la direzione regionale della sanità-
Si tratta del caso di una donna di 83 anni deceduta a Spoleto lo scorso 26 novembre dopo 24 ore dalla somministrazione di una dose di vaccino Fluad che non appartiene ai due lotti bloccati dall’Aifa.
Secondo il referto la donna sarebbe morta per arresto cardiocircolatorio ma in base alla prassi è stato segnalato il 29 novembre all’Aifa che lo ha inserito nel dossier sul caso dei vaccini Novartis.
L’Agenzia del farmaco parla di “concomitanza temporale con la somministrazione del vaccino”. Sul caso dell’anziana donna, sono stati interpellati anche i carabinieri del Nas dell’Umbria.
Il commissario straordinario dell’Iss, Walter Gualtiero Ricciardi ha reso noto che le prime analisi condotte non hanno rilevato problemi nelle decine di campioni ricevuti dopo lo stop precauzionale, annunciando che “martedì arriveranno i primissimi risultati ma ci vorranno altri 15 giorni per quelli finali”.
Ricciardi che ha poi aggiunto: “Sono abbastanza convinto che non troveremo nulla dalle analisi sui campioni che stiamo realizzando all’Istituto Superiore di Sanità sul vaccino dei due lotti fermati”, esprimendo preoccupazione spiega per l’effetto negativo che la vicenda potrà avere causando un temuto fallimento delle campagne vaccinali e quindi della prevenzione.
La Lorenzin, al termine del Consiglio Ue Salute a Bruxelles, ha confermato che i primi esami condotti dall’Iss per verificare un possibile legame fra i lotti del vaccino Fluad della Novartis e il decesso di alcune persone dopo la sua somministrazione “hanno dato esito negativo” e “non hanno evidenziato alcun elemento di tossicità”. Gli esami, ha poi aggiunto il ministro “non hanno rilevato alcun tipo di contaminazione” dei lotti, anche se, ha poi sottolineato, bisognerà attendere “i prossimi giorni” per gli esiti degli altri esami e anche i risultati delle autopsie condotte sulle persone decedute.
C.D.