
Sembrano destinate ad una tregua le ostilità tra l’esercito di Kiev e ribelli filorussi nell’area dell’aeroporto a Donetsk, nell’est separatista dell’Ucraina. I separatisti controllano la parte orientale della città mentre il complesso dell’aeroporto è in mano all’esercito regolare. L’annuncio del cessate il fuoco perviene dallo stato maggiore ucraino. Andriy Lysenko, portavoce del Consiglio di sicurezza di Kiev, ha parlato una tregua dopo d “pesanti combattimenti” che si sono protratti per tutto il fine settimana. . L’intesa definitiva sarebbe stata raggiunta dopo la morte di altre tre soldati di Kiev nelle ultime 24 ore. La tregua è stata raggiunta a seguito di trattative condotte tra il generale ucraino Volodymyr Askarov, di Kiev e il capo della delegazione russa nel sud-est ucraino, il generale Aleksandr Lentsov insieme ai rappresentanti dei filorussi di Lugansk. Andrei Purghin, uno dei leader dei separatisti, ha parlato di negoziati positivi. Nella serata di ieri testimoni hanno confermato di non udire più spari nella zona. I negoziati tra le opposte fazioni sembrano dunque aver prodotto i primi risultati concreti. Da agosto i consiglieri militari russi e le controparti ucraine si incontrano regolarmente nel tentativo di trovare un’intesa. La tregua del 5 settembre siglata a Minsk tra le delegazioni russe e ucraine intendeva creare una zona cuscinetto di 30 chilometri e a garantire una limitata autonomia ai separatisti ma non è mai stata davvero rispettata. Dopo il voto del 2 novembre nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk i combattimenti nella zona si sono intensificati. Secondo le Nazioni Unite all’inizio del conflitto delle regioni orientali dell’Ucraina, circa 4300 persone hanno perso la vita L’Osce ha scritto sul suo sito che la tregua raggiunta nelle ultime ore sarà effettiva dal 5 dicembre prossimo. Il giorno dopo inizierà il ritiro delle armi pesanti dal fronte. “Le parti hanno concordato in linea di principio su un totale cessate il fuoco lungo tutta la linea di contatto tra le forze armate ucraine e la Repubblica popolare di Lugansk a partire”ha scritto l’Osce.
ADB