
“Stiamo tutti pregando per questo nostro dottore. Sappiamo che questa settimana è cruciale e la prognosi è ancora assolutamente riservata”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin commentando le ultime notizie sulle condizioni di salute del medico di Emergency ricoverato allo Spallanzani di Roma. Il quadro clinico non sembra migliorare. Il paziente è ancora vigile ma è tornata la febbre. Nelle prossime ore, si afferma un comunicato dell’Ospedale, al paziente sarà praticata “la seconda infusione del trattamento con il farmaco sperimentale iniziato il 2 dicembre scorso. La prognosi rimane riservata”.
Il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, riferendosi alla ricomparsa della febbre ha confermato chele condizioni del medico restano “impegnative”. “E’ un paziente che ha bisogno di assistenza, con un quadro clinico che determina diverse situazioni, per le quali c’è bisogno di intervenire”ha detto.
Secondo il direttore scientifico è “troppo presto” per poter fare una valutazione dell’efficacia delle terapie sperimentali utilizzate per il trattamento. La seconda infusione verrà effettuata nelle prossime ore “con l’ultimo dei farmaci sperimentali impiegati per il trattamento terapeutico” ha specificato Ippolito.
Il medico ha contratto l’Ebola mentre prestava servizio nella lotta contro il virus nel Centro per malati di ebola di Lakka, in Sierra Leone, dove sono impiegati 26 italiani.
Finora sono 22 i pazienti con virus Ebola trattati fuori dall’Africa. Di essi cinque sono deceduti.
ADB