
Tra Rapallo, cittadina di oltre 30mila abitanti che si affaccia sul golfo del Tigullio, in Liguria, e Numana, riviera del Conero, nelle Marche, ci sono esattamente 500 chilometri: questi due tranquilli centri urbani, meta in estate di decine di migliaia di turisti, a circa 24 ore di distanza, si ritrovano a dover condividere due tragedie familiari che hanno sconvolto due intere comunità.
Ieri, infatti, nella località balneare in provincia di Ancona, un uomo ha fatto irruzione in casa della moglie, uccidendo lei e il figlio, per poi puntare la stessa arma da fuoco, una Beretta regolarmente detenuta, contro sé stesso e farla finita. A dare l’allarme ai carabinieri, era stata la donna, che aveva chiamato i militari dell’Arma quando si era resa conto che il marito fosse in procinto di arrivare.
I carabinieri consigliavano a quel punto alla donna, una rumena di 28 anni, Paula Cordeneu, di barricarsi in casa col figlio piccolo Christian, di appena 5 anni, nell’attesa che arrivasse una volante. Il marito della donna, Daniele Antonioni, operaio di 38 anni, riusciva comunque a entrare nell’appartamento e in seguito a un breve litigio, estraeva la pistola, compiendo la strage. All’arrivo dei carabinieri, il macabro scenario si presentava impietoso sotto i loro occhi. A nulla è servito l’arrivo dei soccorsi, supportati anche con l’eliambulanza.
Di poco fa, invece, la notizia che a Rapallo un uomo di 37 anni, Alessio Loddo, ha ucciso a coltellate la moglie, Gisella Mazzoni, poi ha stretto a sé il figlio di un anno e si è lanciato insieme a lui dal terzo piano di una palazzina, restando entrambi uccisi. Inutile l’intervento sul posto dei mezzi del 118, mentre i militari dell’Arma dei Carabinieri hanno sommariamente ricostruito l’accaduto, confermando la tesi dell’omicidio-suicidio.
In entrambi gli episodi, il movente delle tragedie familiari è legato alla precarietà lavorativa, ma anche e soprattutto all’incapacità da parte dell’omicida-suicida di accettare la separazione. Sempre in queste ore, si è consumata un’altra tragedia familiare, a San Filippo sul Cesano, nel Comune pesarese di Mondavio: qui un uomo, originario dell’Agro Pontino ma residente da anni nella zona, ha ucciso a colpi di bastone la moglie, al culmine di un violento litigio, poi si è avvelenato con un potente insetticida ed è ora ricoverato in prognosi riservata.
GM