
Un altro esponente del Partito Democratico nei guai: è stato infatti condannato a un anno e sei mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici, con pena sospesa, dalla Corte d’Appello di Potenza il senatore lucano Salvatore Margiotta, con l’accusa di turbativa d’asta e corruzione in riferimento a un appalto per la costruzione del Centro Oli della Total in Basilicata. In primo grado, il 4 maggio 2011, il parlamentare, che è anche componente della commissione Lavori pubblici e comunicazioni del Senato e vicepresidente della Commissione parlamentare Rai, era stato assolto “per non aver commesso il fatto”.
Tutto nasce da un’inchiesta condotta nel 2008 dal pm Henry John Woodcock su presunte tangenti nella realizzazione del Centro Oli della Total, in seno alla concessione “Tempa Rossa”, nella zona di Corleto Perticara, nel Potentino. Dall’inchiesta era venuto fuori un presunto “comitato di affari” per gestire tangenti sugli appalti delle estrazioni petrolifere in Basilicata, che aveva portato all’arresto di un imprenditore, dell’allora amministratore delegato della compagnia petrolifera e di alcuni dirigenti della stessa Total.
Secondo quanto scriveva il gip di Potenza nell’ordinanza di custodia cautelare, nel dicembre 2008, vi era un vero e proprio “comitato d’affari” composto da ”imprenditori, politici, pubblici funzionari, faccendieri”, accusato di aver “praticamente ‘svenduto’ la terra della Basilicata e le sue ricchezze” facendo del petrolio ”un’occasione di arricchimento” personale e non “grande occasione di sviluppo” per tutta la Regione. Secondo le accuse di Woodcock, Margiotta, parlamentare e leader regionale del Pd, avrebbe fatto fruttare il suo ruolo per agevolare il “comitato d’affari”.
Autosospeso dal Pd
Subito dopo la condanna, Margiotta si è autosospeso dal gruppo Pd al Senato, come spiega il capogruppo del partito a Palazzo Madama, Luigi Zanda: “E’ nostro dovere rispettare le sentenze della magistratura. Voglio però contestualmente esprimere apprezzamento per la coerenza e l’immediatezza con le quali il senatore Margiotta si è autosospeso dal gruppo e dal partito democratico, così come prevede il nostro codice etico”.
Zanda ha chiosato: “Margiotta ha annunciato il ricorso in Cassazione. Confido che in quella sede possano essere confermate la decisione del Tribunale del riesame e la sentenza di assoluzione decisa in primo grado dal Tribunale”.
GM