Thierry Henry dice basta. L’ex attaccante dell’Arsenal ha terminato ieri la sua avventura ai New York Red Bull con l’eliminazione dai playoff e a 37 anni ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. L’ha annunciato lui stesso sulla sua pagina ufficiale Facebook: ”Dopo 20 anni di gioco ho deciso di ritirarmi dal calcio professionistico. È stato un viaggio incredibile e vorrei ringraziare tutti i tifosi, i compagni di squadra, i dirigenti del Monaco, della Juventus, dell’Arsenal, del Barcelona, dei New York Red Bulls e, naturalmente, della Nazionale francese, che hanno reso gli anni trascorsi nel mondo del calcio così speciali. È arrivato il momento di intraprendere un altro percorso una carriera diversa, e sono lieto di annunciare che, dopo essere tornato a Londra, mi unisco alla famiglia di Sky Sport. Spero di condividere intuizioni, osservazioni ed esperienze vissute nel corso degli anni trascorsi sui campi, conoscendo diversi compagni di squadra. Ho dei ricordi incredibili (per lo più buoni), ho vissuto un’esperienza meravigliosa”.
Henry ha vissuto una carriera straordinaria, passata anche brevemente in Italia, nella Juventus, da gennaio a giugno del 1999. Una mezza stagione complicatissima, un rapporto con Ancelotti mai sbocciato e un ruolo, quello di ala sinistra, mai digerito dal francese. Un flop incredibile che rimane forse la sua unica macchia della carriera. Passato poi all’Arsenal e successivamente al Barcellona ha vinto tutto: 2 Premier League, 3 Coppe d’Inghilterra, 2 Liga, 1 Champions e altri trofei sparsi, oltre a quelli vinti da giovane col Monaco. Non è finita qui perchè Henry ha pure vinto i Mondiali con la Francia nel 1998 e gli Europei nel 200, questi ultimi ai danni dell’Italia nella finale di Rotterdam. Un grande della storica del calcio degli anni 2000.
MO
