Dal San Marco 1 alla Cristoforetti, l’Italia dello spazio compie 50 anni!

Samantha Cristoforetti (AFP/Getty Images)
Samantha Cristoforetti (AFP/Getty Images)

Tanti auguri Italia, tanti auguri dallo spazio. Esattamente 50 anni fa, il 15 dicembre del 1964 il nostro piccolo Paese faceva il suo ingresso nel mondo dello spazio, alle spalle di due colossi come l’Unione Sovietica e Stati Uniti d’America. Il primo lancio italiano fu effettuato dal poligono statunitense di Wallops Island, in Virginia, e con tutta la fatica dovuta a politiche di investimento che tendono a scoraggiare queste spedizioni, la nostra Italia continuerà ad andare avanti inanellando successi inimmaginabili.

La corsa allo spazio per le grandi potenze del mondo iniziò il 4 ottobre del 1957, con l’URSS pronta a stupire tutti mandando per la prima volta un satellite artificiale nello spazio: lo Sputnik 1. Un clamoroso sgambetto agli americani che ne frattempo stavano preparando la loro missione solo quattro anni più tardi con Explorer 1. Seguirono altri botta e risposta tra le due potenze: nel 1961, russo fu il primo umano a volare nello spazio (il russo Jurij Gagarin) e nel 1969, americano fu il primo uomo a mettere piede sulla luna (Neil Armstrong).

Mentre le due super potenze mondiali continuano negli anni a mostrare i muscoli con le loro imprese, il nostro piccolo, ma straordinario Paese progetta e invia il Satellite artificiale San Marco 1 in orbita nel 1964. Un progetto nato nel 1962, sotto la guida dell’ingegnere Luigi Broglio, unendo le competenze dell’Università di Roma e gli investimenti dell’Aeronautica Militare. Nel corso degli annni, grazie a brillanti intuizioni in questo settore da parte di professori ed esperti astronomi, l’Italia è riuscita a stringere rapporti importantissimi pochi con la NASA e, quindi, in generale per l’attività spaziale.
Con passare del tempo arriveranno ancora grandi soddisfazioni quali: Ariane e Vega, quest’ultimo vettore di lancio per satelliti piccoli ed orgoglio dell’industria aerospaziale italiana. Obiettivi scientifici delle prime missioni italiane furono quelli di misurare la densità dell’aria a quote elevate, la pressione e la temperatura dell’atmosfera assieme alla sua composizione, nonché il monitoraggio della radiazione solare e dei fenomeni nell’alta atmosfera, onde comprenderne le conseguenze sulla Terra. Tanta. passione, ricerca e lavoro hanno portato la nostra Italia a raccogliere informazioni utili per poter che svolgere le prime fondamentali ricognizioni , favorendo quell’esplorazione spaziale che, oggi, ha portato anche la prima donna italiana (Samantha Cristoforetti) nello spazio.
Orgogliosamente, auguri Italia…

Giovanni Remigare