Regionali, Fitto rinuncia a candidatura in Puglia

Raffaele Fitto con Berlusconi (AFP PHOTO/ ANDREAS- Getty Images)
Raffaele Fitto con Berlusconi (AFP PHOTO/ ANDREAS SOLARO – Getty Images)

A poche ore dal post con il quale l’europarlamentare di Forza Italia, Raffaele Fitto, leader della cosiddetta ala “frondista”, ha scelto di vestire i panni di Cassandra, evidenziando cinque “preoccupazioni” sul futuro del partito ‘azzurro’, arriva da parte del senatore Altero Matteoli una proposta che prova verosimilmente a chiudere le polemiche: “Il Comitato per le Regionali che mi onoro di presiedere, dopo aver vagliato la situazione politica in Puglia in vista delle elezioni regionali in programma nella prossima primavera, ha ritenuto che il miglior candidato di Forza Italia e del centrodestra sarebbe l’onorevole  Raffaele Fitto”.

Prosegue la nota: “La sua capacità politica è attestata anche dal consenso che negli anni ha ricevuto dai pugliesi e il risultato personale ottenuto, da ultimo, alle elezioni per il Parlamento europeo ne è un’ulteriore riprova. Non c’è dubbio che il voto degli elettori per Fitto valga ancor più di una qualunque altra consultazione, persino anche di eventuali primarie”. Chiosa Matteoli: “Anche a nome degli altri componenti del Comitato i capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, il senatore Denis Verdini, gli onorevoli Giovanni Toti e Sestino Giacomoni, chiedo pertanto all’amico Raffaele Fitto di valutare la  sua candidatura a presidente della Regione Puglia, nella certezza che egli ha tutte le potenzialità per vincere una battaglia difficile ma di grande valenza politica. Gliene saremmo grati ma lo sarebbero di più i pugliesi”.

La replica di Fitto

Alla nota, replica Fitto, che è già stato presidente della Regione Puglia nel lustro 2000-2005, prima di venire sconfitto a sorpresa e per qualche migliaio di voti dall’attuale governatore, Nichi Vendola, sottolineando: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ancora stamattina, in modo articolato e propositivo, ho ribadito la mia diagnosi, e anche le mie soluzioni, per tentare di uscire dalla crisi di Forza Italia e del centrodestra: uno choc organizzativo (coinvolgendo gli elettori, anziché pretendendo di decidere in stanze chiuse) e uno choc sui contenuti (che però siano credibili e sostenibili)”.

“Dinanzi alla nota che giunge dal senatore Matteoli, non posso che ripetere fino alla noia un argomento che mi auguro sia prima o poi ascoltato e compreso: qualunque scelta che escluda il coinvolgimento diretto dei cittadini è un errore drammatico”, scrive l’ex ministro, domandandosi poi: “Che altro deve succedere (un 7-0 alle regionali?) per uscire da questo torpore? Possibile che anche dirigenti esperti e sperimentati facciano prevalere piccole mosse tattiche e giochetti interni rispetto a una riflessione strategica, adeguata al rischio di sparizione politica a cui siamo esposti?”.

Si chiede ancora Fitto: “Possibile che non lo si capisca? Possibile che si insista a proporre una mia candidatura che non sta in cielo né in terra?”. Quindi conclude il suo ragionamento: “Vedo poi che alcuni si affannano a contendersi le poltroncine di prima fila del Titanic. Io ritengo più utile indicare a tutti l’iceberg, e lavorare per evitarlo insieme. Ma siamo già in zona Cesarini. Speriamo di fare in tempo”.

Controreplica di Matteoli

Tocca quindi a Matteoli chiedere un supplemento di riflessione a Fitto: “Rassicuro Raffaele Fitto che chiedendogli, insieme con gli altri amici del Comitato di Forza Italia, di candidarsi alla presidenza della Regione Puglia non intendevo far prevalere piccole mosse tattiche e giochetti interni. Non è mia ambizione, come credo sia evidente, visti i miei trascorsi politici. Certo, avrei preferito da parte di Fitto una riflessione più compiuta, prima di sparare un ‘no’ immediato e sprezzante all’invito rivoltogli”.

L’azzurro su Forza Italia sembra veramente lontano dal ritornare.

 

GM