
Il sindaco di Roma Ignazio Marino è stato intervistato ai microfoni di Radio Anch’io su Radiouno interpellato sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi per il 2024.
In una situazione in cui il Comune di Roma deve affrontare una Commissione d’indagine nominata dal Prefetto per accertamenti riguarda all’indagine “Mafia Capitale” col rischio di uno scioglimento a fine inchiesta, il primo cittadino auspica un cauto ottimismo: “Buttarsi nel pessimismo, nel no tanto non ce la facciamo, non è il tipo di atteggiamento che io condivido”.
“In questo momento, se facessimo un giro per la città ascolteremmo tante frasi di approvazione, di incitamento, di andare avanti e fare pulizia. Io, forse perché ho vissuto molti anni all’estero, ho una mentalità positiva. E a differenza di chi vuole sempre infangare il nostro Paese e la nostra Capitale io ho lo spirito che avrebbero i parigini o i londinesi, ovvero lo spirito di un popolo che nel momento della sfida riesce sempre a vincere la medaglia d’oro”.
Roma è cambiata
“Certamente il motivo per cui l’Italia, non solo le romane e i romani, si devono fidare è il fatto che a Roma è cambiato davvero tutto. Anche dalle intercettazioni fatte dalla Procura si capisce che questi criminali non si fidano assolutamente della mia amministrazione rispetto a quella precedente. Dicono se vince Marino sono finiti gli affari“, commenta Marino che ricorda che “c’è un centrodestra che ha governato nei passati cinque anni ed ha fatto affari con gli eredi della Banda della Magliana che si sono uniti ad una politica malata. Se qualcuno vuole che la giunta cada vuole che vinca la mafia. Io voglio che vincano i romani perbene”.
L’ambizione di vincere
In merito all’amministrazione è convinto che “sia importante avere delle figure che siano veramente in grado di controllare come venga speso ogni singolo euro”.
Non a caso, per le Olimpiadi, il Sindaco sta già pensando ad una controllo per il progetto: “E’ per questo che nella mia giunta spero nei prossimi giorni di avere un assessore che ha un percorso nella magistratura e la capacità di controllare ogni singolo contratto e appalto. È evidente che questo lo faccio perché voglio correre per le Olimpiadi con l’ambizione di vincere”.
Marino è certo delle garanzie per redimere la Capitale.
Garanzie anti-corruzione
Lo stesso Corrado Passera su Avvenire assicura che il progetto avrà tutte le garanzie per assicurare che non vi siano infiltrazioni ed elementi di corruzione, ricordando che “l’esecutivo di allora decise di rinunciare alla candidatura, ma era un atteggiamento coerente con la gestione dell’emergenza che ci era stata affidata”.
“Oggi, anche grazie al lavoro fatto in quei mesi, la sfida può essere ripresa in considerazione e perseguita fino in fondo. Però, alle giuste condizioni”, prosegue Passera, spiegando che si tratta di “puntare ad un Progetto-Paese. Una Olimpiade sostenibile, delocalizzata, rimanendo su un livello di estrema sobrietà dal punto di vista degli investimenti. Valorizzare infrastrutture esistenti senza costruire delle cattedrali nel deserto”.
Tra le altre cose, Passera sostiene che bisogna “prevedere fin dall’inizio un forte coinvolgimento dei privati, evitando gli errori di precedenti negativi. La maggioranza dei Paesi organizzatori che sono caduti nella trappola del gigantismo stanno ancora pagando conseguenze pesanti e non possiamo certo rischiare di togliere risorse alle tante emergenze sociali che abbiamo”.
Infine, l’ex ministro del governo Monti esclude un suo coinvolgimento “perché sono impegnato con un altro progetto che è quello di Italia Unica e chi fa politica come me deve essere fuori da ogni logica organizzativa che contempli riflessi commerciali e finanziari”.
Tra gli obiettivi vi sarà quelle di “sconfiggere la corruzione anche grazie ai Giochi. Tenendo presente che molti investimenti per le infrastrutture e il miglioramento dei servizi delle città sede olimpica vanno realizzati comunque, e senza scaricare i problemi o nasconderci dietro all’alibi dell’evento straordinario”.
Lega Nord
Di parere contrario il leghista Matteo Salvini per il quale “le Olimpiadi a Roma sono una follia”, spiegando che “c’è ancora aperto il fascicolo su Mafia Capitale e vogliamo dargli in pasto i Giochi? Non capisco se Renzi ci è, o ci fa”.
Anche il leader del Movimento Cinque Stelle condivide l’opinione della Lega, mentre il premier Matteo Renzi è convinto più che mai del progetto: “Non è un progetto campato in aria, ma fatto di grandi persone”.
C.D.