La Corte di Giustizia Ue “Hamas non è un’organizzazione terroristica”

Ue Hamas
Guerriglieri di Hamas (Mahumd Ham/Getty Images)

Giorno infausto per Israele. Nelle stesse ore in cui Parlamento Ue, con ampia maggioranza approvava una risoluzione che sostiene “in linea di principio” il riconoscimento dello Stato della Palestina sulla base dei confini del 1967 la Corte di Giustizia Ue disponeva la cancellazione di Hamas dalla lista delle organizzazioni terroristiche. Come per la pronuncia di Strasburgo anche questo pronunciamento è provi di risvolti pratici immediati, ma dal peso politico indiscutibile. La Corte fonda la richiesta su “motivi procedurali”. Secondo la Corte di Giustizia le misure contestate ad Hamas non sarebbero fondate su atti esaminati e confermati dalle autorità competenti, ma “su imputazioni di fatto tratte dalla stampa e da internet”. Verranno tuttavia mantenuti in vigore per tre mesi gli effetti dell’iscrizione di Hamas tra i gruppi terroristici con relative misure restrittive ancora in atto, tra cui il congelamento dei beni, per consentire un ricorso in appello. Nel caso il termine verrà esteso fino alla conclusione del procedimento.
Il legale di Hamas, Liliane Glock, si dice “soddisfatta della decisione” mentre Sallah al-Brdwail, un dirigente dell’organizzazione,  ha dichiarato “E’ la correzione di un errore commesso dalla Ue nel 2003: il terrorismo è la occupazione israeliana e noi ne siamo le vittime”.

I giudici di Lussemburgo hanno sottolineato che la decisione non implica apprezzamenti di fondo sulla natura del movimento mentre Bruxelles, tramite Maja Kocijancic portavoce  dell’Alto rappresentante per la politica estera, si è affrettata a sottolineare che il pronunciamento della Corte ha valore strettamente legale e ” non politico”. Il Consiglio può decidere di proporre ricorso e “questo significa che la Ue fino al pronunciamento definitivo continuerà a considerare Hamas un’organizzazione terroristica”. Davvero troppo poco per Israele: “Oggi abbiamo visto esempi sconvolgenti dell’ipocrisia europea” ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha aggiunto: “A quanto pare troppe persone in Europa, nella stessa terra dove 6 milioni di ebrei sono stati massacrati, non hanno imparato nulla”.

ADB