
La decisione della Corte Suprema indiana di non concedere un prolungamento della permanenza in Italia al fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, né il ritorno temporaneo in patria per Salvatore Girone, ha provocato le inevitabili reazioni e polemiche. Oltre alla delusione del Sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi, il primo a rilasciare commenti da parte del governo, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha parlato di “una decisione grave che non ci aspettavamo. Siamo vicini ai nostri militari e adesso penseremo a come rispondere”, ha sottolineato e intervenendo ieri sera alla trasmissione di Bruno Vespa “Porta a Porta” ha aggiunto: “Massimiliano Latorre si deve curare qui in Italia, ce lo stanno dicendo i medici e non vedo quindi come possa tornare in India. Noi non ci muoviamo da questa posizione“.
Non è mancata la reazione decisa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha detto di essere “fortemente contrariato” dalla decisione della Corte Suprema indiana e ha aggiunto che “resterà in stretto contatto con il Governo e seguirà con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento”. Dal canto suo, il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha parlato di “una decisione grave a cui credo che il Paese debba reagire con fermezza e unità”. Quindi Gentiloni ha annunciato che “il governo si riserva di prendere le iniziative idonee, a partire dal richiamo urgente per consultazioni dell’ambasciatore a Nuova Delhi, che non va confusa però con una rottura delle relazioni diplomatiche”. Anche Federica Mogherini, ex Ministro degli Esteri e ora Alto Rappresentante della politica estera Ue, ha detto che la decisione della Corte Suprema indiana “delude le aspettative per una soluzione di comune accordo attesa da lungo tempo” e “può incidere sulle relazioni Ue-India e sulla lotta globale contro la pirateria in cui l’Ue è fortemente impegnata”.
I due marò Latorre e Girone avevano presentato delle istanze alla Corte Suprema di Nuova Delhi per ottenere delle attenuazioni alla libertà provvisoria. Latorre, che si trova in Italia dallo scorso settembre a seguito di un leggero ictus, aveva chiesto un prolungamento di altri 4 mesi del suo periodo di cura in Italia, anche perché l’8 gennaio prossimo dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico al cuore; Giorne, che è rimasto in India dove si trova in libertà vigilata presso l’Ambasciata italiana a Nuova Delhi, aveva chiesto invece di poter tornare in Italia per un soggiorno di 3 mesi, per trascorrere del tempo con i figli e le feste di Natale a casa. Entrambe le richieste, però, sono state rigettate, solo a Latorre è stato concessa una proroga di pochi giorni al suo rientro in India, per via dell’intervento chirurgico: potrà tornare in India il 16 gennaio, invece del 13 ovvero alla scadenza del permesso di 4 mesi, ad appena una settimana dall’intervento al cuore.
Nel frattempo, le opposizioni sono insorte con la Lega Nord che, per bocca del capogruppo in commissione Difesa alla Camera Marco Marcolin, ha addirittura ipotizzato un “blitz delle Forze speciali” in India per andare a riprendere i due militari. Lo riporta l’agenzia Ansa.
Oggi, riferendo alle commissioni riunite Esteri e Difesa, il ministro Gentiloni ha detto che l’Italia “si riserva tutti i Passi necessari” nei confronti delle autorità indiane sulla vicenda dei marò Latorre e Girone. Lo “dobbiamo fare”, ha precisato, “senza improvvisazioni” e “con il necessario equilibrio”. Il ministro degli Esteri ha sottolineato che nella vicenda sono coinvolti “principi irrinunciabili di sovranità internazionale” e l’Italia ha l’obbligo di “reagire” di fronte alle decisioni delle autorità indiane. “Mi auguro” che sia “una reazione ferma e unitaria”, ha concluso Gentiloni. Oggi il Ministro degli Esteri e il premier Matteo Renzi dovrebbero mettere a punto una strategia di intervento.
Intanto oggi il governo ha disposto il richiamo dell’ambasciatore a Nuova Delhi per consultazioni. Il Ministro degli Esteri Gentiloni ha precisato che “il richiamo per consultazioni di un ambasciatore non è la rottura rapporti diplomatici”, bensì “è l’espressione di un malessere” e la “necessità di concordare alcuni passi”. “Non possiamo affatto escludere il pratico avvio dell’arbitrato“, ha aggiunto Gentiloni.
Inoltre, il governo italiano sembra intenzionato a non far tornare in India Massimiliano Latorre: “Non ci sono le condizioni per far partire dall’Italia Latorre“, ha detto il Ministro della Difesa Pinotti, precisando: “Non è un atto di sfida né una volontà di scontro, ma una serena e ferma presa d’atto di una situazione“. “Seguo quotidianamente la vicenda e sono conscia perfettamente della situazione medica di Latorre”, ha sottolineato Pinotti.
V.B.