Traffico di armi, in carcere ex deputato di Forza Italia

Guerrigliero Farc (Carlos Villalon/Getty Images)
Guerrigliero Farc (Carlos Villalon/Getty Images)

Sarebbe coinvolto in una organizzazione internazionale dedita al traffico di armi, i cui acquirenti erano i guerriglieri delle Farc, organizzazione armata marxista-leninista, attività da decenni in Colombia in funzione paramilitare e antigovernativa. Per questo motivo, è finito in manette, insieme a due cittadini rumeni, Cristian Vintila e Flaviu Virgil Georgescu, l’imprenditore italiano Massimo Romagnoli. L’arresto dei tre, la cui notizia è stata data dal quotidiano della capitale montenegrina Vijesti, sarebbe avvenuto nei pressi di Podgorica, capitale del Montenegro.

A far scattare le manette, un mandato di cattura delle autorità Usa, emesso nella convinzione che le armi vendute alle Farc siano state utilizzate  per colpire cittadini statunitensi nel Paese sudamericano. Trasferitori giovanissimo in Grecia, ma originario di Capo d’Orlando in provincia di Messina, Romagnoli è stato nominato da parte del ministro Mirko Tremaglia rappresentante per la Grecia della Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo nel 2005. Da sempre in prima linea per i diritti degli imprenditori piccoli e medi italiani nel mondo, aveva anche creato un Fondo di Credito in favore degli Italiani all’estero per lo sviluppo del commercio e dell’artigianato.

E’ del febbraio 2008 la costituzione, da parte di Romagnoli della Confederazione degli imprenditori italiani in Europa, che intende “valorizzare le attività degli imprenditori italiani residenti in Europa”, allo scopo di “dotare il Paese di uno strumento efficace in grado di offrire alle imprese italiane che si aprono alla concorrenza globale nuove e privilegiate prospettive di partnership, grazie alle esperienze acquisite ‘sul campo’ dai suoi associati” e di “offrire un valido sostegno alle attività istituzionali di promozione degli interessi dell’Italia all’estero”. Nello stesso anno, su proposta del Ministro degli Esteri Franco Frattini, diviene membro del Direttivo della Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo.

Deputato dal 2006 al 2008

Nel 2006, era stato eletto deputato nelle file di Forza Italia, raccogliendo 8.323 preferenze nella circoscrizione Europa e conquistando uno dei seggi riservati agli italiani all’estero. Nel corso del suo mandato, presentò un’interrogazione alla Camera per chiedere il controllo più rigido delle frontiere in modo da contrastare “la criminalità organizzata che sempre più controlla e gestisce attività illecite che vanno dal traffico di clandestini che entrano e escono dal territorio dell’Unione fino a far infiltrare materiale illegale di ogni genere tipo armi o droghe”. Materiale illegale che – secondo l’accusa – l’ex parlamentare contribuiva a smerciare tra le forze paramilitari dell’America Latina.

 

GM