
Si chiama “Europa: Una, Grande, Libera” il convegno che si celebrerà domani a Milano, nell’Auditorium del Centro Congressi di Via Corridoni, uno spazio della Provincia con oltre cinquecento posti a sedere. A presenziare al dibattito ci saranno tra gli altri Eleftherios Synadinos, Udo Voigt, Nick Griffin, Gonzalo Garcia Martin e Olivier Wyssa. Nomi che ai più non dicono nulla, ma basta spulciare in Rete, oltre ovviamente a leggere che a organizzare il convegno è Forza Nuova, movimento politico fondato a fine anni Novanta da Roberto Fiore, uno dei volti più noti dell’estrema destra di oltre un trentennio fa.
Per intenderci, Eleftherios Synadinos è un generale greco in pensione, oggi europarlamentare tra le file di Alba Dorata; anche Udo Voigt è un europarlamentare, eletto con il Partito Nazionaldemocratico di Germania, formazione di estrema destra che ha raccolto l’eredità di SRP e dei movimenti post-nazisti; il nome più noto tra questi è comunque quello di Nick Griffin, leader del Partito Nazionale Britannico e sodale di lungo corso con Fiore; Gonzalo Garcia Martin è uno dei leader di Democracia Nacional, la formazione di estrema destra spagnola; infine Olivier Wyssa è un fuoriuscito, da destra, del Front National di Marine Le Pen.
Avrebbe garantito la presenza al convegno, il consigliere metropolitano del Carroccio, Ettore Fusco, mentre terrà un suo intervento Maria Teresa Baldini, consigliere regionale eletta nella Lista Maroni, che ha abbandonato nel giugno di quest’anno. Tanto è bastato perché venisse tirata in ballo la Lega Nord, che però ha fatto sapere attraverso Igor Iezzi, segretario provinciale del partito: “È una scelta personale del consigliere metropolitano Fusco. L’ha fatto senza interpellare i vertici del partito e se ne assumerà tutte le responsabilità”.
“La Lega e Matteo Salvini non partecipano a questo convegno, noi non c’entriamo niente”, sottolinea Iezzi, mentre una nota del Carroccio fa sapere che “Matteo Salvini non ne sa niente e non ci sarà”, mentre invece “sarà a Torino per ottenere più sicurezza in periferia”.
Il no all’estrema destra
Molte le posizioni che escono dall’ambiguità, deplorando il convegno organizzato da Forza Nuova, in primis quella del sindaco Giuliano Pisapia: “Ancora una volta la “Milano dei diritti” è lo scenario di una provocazione dell’estrema destra, con la scusa di un convegno a cui sono stati invitati movimenti e partiti della destra radicale di tutta Europa”. Prosegue il primo cittadino: “Ciò che appare ancora più grave è che sia stata la Lega Nord a chiedere alla Provincia di ospitare in via Corridoni questo convegno. Da parte nostra abbiamo già chiesto la revoca di questa concessione”.
Netto anche il dissenso espresso da Emanuel Fiano del Partito Democratico: “Il convegno dovrebbe svolgersi in una sede istituzionale della provincia di Milano, pare su richiesta della Lega Nord, il che aggiunge il vergognoso avallo di una forza parlamentare italiana allo svolgimento di questo intollerabile raduno che una città medaglia d’oro della Resistenza non merita”. Fiano fa appello “al governo, alle autorità preposte e alla magistratura perché questa ennesima offesa alla storia di Milano e del nostro Paese sia impedita”.
Stessi concetti espressi da Graziano Gorla, segretario della Cgil: “Ancora una volta Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, verrà sfregiata da un raduno nazifascista in un luogo istituzionale. È grave che la Provincia abbia concesso i locali a formazioni che esplicitamente invocano il ritorno di un passato fatto di dittature, guerra e intolleranza, ormai cancellato dalla storia”.
Anche l’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli, si sta mobilitando perché venga impedito il convegno: “E’ scandaloso che una istituzione come la Provincia di Milano abbia dato in uso a Forza Nuova la sala istituzionale di via Corridoni per un incontro internazionale dove si radunano persone già condannate. E’ grave che un gruppo politico come la Lega abbia utilizzato la sua possibilità di avere in uso spazi istituzionali per realizzare un raduno di neo-fascisti e neo-nazzisti. Oggi in Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica ho manifestato la contrarietà e le preoccupazioni del Comune di Milano”.
Poi sottolinea: “La Prefettura sta facendo i suoi passi, spero che siano decisivi. Sarà uno scandalo per Milano e richiederà uno sforzo da parte delle Forze dell’Ordine per prevenire scontri. Le Forze dell’Ordine sono chiamate a difendere la nostra città dalla criminalità e dall’illegalità, e invece siamo costretti a continuare ad utilizzarle per chi nelle istituzioni utilizza il suo ruolo per provocare e lo Stato deve spendere soldi per evitare disordini e scontri. Noi non ci stiamo”.
La posizione della Provincia
“La sala è stata richiesta dal gruppo metropolitano della Lega” ha detto il presidente della Provincia, Guido Podestà, interpellato sulla questione da Radio Popolare, poi ha voluto sottolineare: “So che parteciperanno anche parlamentari europei: essendo stati eletti, per quanto mi riguarda hanno titolo a rappresentare i cittadini”. E alla consigliera metropolitana Arianna Censi che chiede di “revocare l’autorizzazione all’utilizzo della Sala di via Corridoni”, Podestà replica così: “Il Regolamento per l’uso delle sale della Provincia di Milano afferma che gli spazi e le sale devono essere concessi ai Gruppi consiliari, gratuitamente, tre volte l’anno per l’organizzazione di convegni, congressi, incontri, riunioni, manifestazioni e cerimonie”.
“Ho il massimo rispetto” – conclude Podestà – “per la Storia, la Cultura e le tradizioni del nostro territorio. Ma sempre mi farò ispirare dal principio liberale che afferma: ‘lotterò fino alla morte perché tu possa affermare la tua idea che io combatto’. Per questo non ho mai voluto escludere chi avesse opinioni e/o visioni della vita sociale diverse dalle mie”. E’ quindi difficile immaginare che – a 24 ore dall’inizio – il convegno possa essere cancellato.
GM