
«Nei fatti il leader del centrodestra è Matteo Salvini. Se si andrà al voto il confronto sarà tra due che si chiamano Matteo: Salvini e Renzi. Il premier dovrebbe accettare il confronto con Salvini tutti i giorni, fin da ora». A dichiararlo è Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato ed ex ministro delle Riforme nel governo Berlusconi nel corso dell’Intervista di Maria Latella su Sky. Dichiarazioni che sembrano motivate dai recenti sondaggi, che vedono il segretario del Carroccio in crescente ascesa, a scapito degli altri leader politici. Da ultimo quello dell’Atlante Politico di Demos che di buone notizie alle classe politica non sembra dare, tranne qualche rara eccezione. Il premier Renzi sembra frenare il declino degli ultimi mesi con un consenso per il governo al 46% : un recupero di tre punti percentuali rispetto ai tredici persi nel mese precedente e un PD al 37% sul fronte delle stime elettorali. Il gradimento per il premier rimane stabile al 50% – di molto inferiore rispetto al qualche mese fa ma forte di un divario ancora enorme sugli altri leader. Dietro c’è solo Salvini che supera il 30% fra gli elettori. Alle sue spalle Silvio Berlusconi e Beppe Grillo entrambi intorno al 20%. Nel centrodestra quindi un cambio della guardia c’è stato: è una costatazione di fatto da cui Calderoli trae le sue conclusioni. Nelle stime di voto, infatti, la Lega di Salvini supera ormai il 13% raggiungendo Forza Italia
Se il Cavaliere ritornerà sarà dunque «per andare a caccia» dice il senatore leghista. Il leader di Forza Italia appartiene dunque irrimediabilmente al passato, secondo, Calderoli. Un “passato” che deve essere tunto fuori anche dalla corsa al Quirinale, secondo Calderoli. C’è la disponibilità del Carroccio a discutere di candidature ha detto il senatore della Lega «ma non tiriamo fuori la solita vecchia scarpa della politica» mettendosi di traverso a sul nome di Prodi che negli ultimi giorni è preso a circolare con una certa insistenza.
ADB