
E’ una ricerca-inchiesta quella svolta dall’Istat sulle aziende partecipate in Italia: se, da una parte, l’obiettivo è quello di tracciarne un’anagrafe, dall’altro emergono dati reali e tangibili su quanto una loro cattiva gestione possa costare cara allo Stato. Per l’anno 2012 sono state 11.024 le partecipate pubbliche, che hanno dato un lavoro a 977.792 addetti; di queste, il 25,6% è al 100% pubblico, il 29,1% lo è per una percentuale che varia dal 50% al 99,9%, mentre il 27,1% risulta partecipato per meno del 20%. La loro dimensione media, inoltre, è di 124 dipendenti.
I dati dolenti però emergono quando si tratta di analizzare il loro apporto concreto: le aziende attive sono 7.685 (69,7% del totale) – di cui ben 1.896 hanno 0 addetti -, 1.454 quelle inattive, 994 quelle fuori dal campo di osservazione del registro Asia imprese e 891 quelle residuali, dalle quali dipendono 9.963 addetti.
I confronti con il passato non sono possibili poiché si tratta della prima volta che l’Istat pubblica queste indagini, sulle partecipate pubbliche, che prima riguardavano solo le controllate.
L’istituto di statistica ha spiegato il suo metodo di calcolo “integrato” che ha dovuto tenere conto delle basi di dati provenienti da numerose fonti: da “dichiarazioni sulla struttura delle partecipazioni rilevanti rese alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob)”; “dichiarazioni degli elenchi dei soci delle società di capitale iscritti al Registro delle imprese, gestito dalle Camere di Commercio”; “informazioni desumibili dai bilanci civilistici e consolidati delle società di capitale”; “dichiarazioni dell’elenco dei consorzi e delle società a totale o parziale partecipazione da parte delle Amministrazioni Pubbliche registrate nella banca dati Consoc del Dipartimento della Funzione Pubblica”; “dichiarazioni relative alle partecipazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche al Dipartimento del Tesoro (Mef)”; e, infine, “dichiarazioni relative alle partecipazioni detenute da regioni, province e comuni alla Corte dei Conti”.
Ap