
Nella basilica di San Pietro, Papa Francesco, ha celebrato la santa messa di Natale. Il Pontefice è entrato in chiesa in processione.
Insieme a Bergoglio hanno concelebrato i cardinali, vescovi e sacerdoti. Prima della messa dieci bambini in abiti tradizionali hanno portato mazzi di fiori da deporre presso l’immagine di Gesù Bambino, davanti all’altare della Confessione. I bambini provengono da Paesi toccati dai viaggi recenti e prossimi del Pontefice, da Italia, Europa, Corea, Filippine.
LA CORRUZZIONE
“Lungo il cammino della storia, la luce che squarcia il buio ci rivela che Dio è Padre e che la sua paziente fedeltà è più forte delle tenebre e della corruzione. In questo consiste l’annuncio della notte di Natale”.
“Dio non conosce lo scatto d’ira e l’impazienza; è sempre lì, come il padre della parabola del figliol prodigo, in attesa di intravedere da lontano il ritorno del figlio perduto”, ha aggiunto. “Abbiamo il coraggio di accogliere con tenerezza le situazioni difficili e i problemi di chi ci sta accanto, oppure preferiamo le soluzioni impersonali, magari efficienti ma prive del calore del Vangelo? Quanto bisogno di tenerezza ha oggi il mondo!”, ha poi detto Francesco. “La vita va affrontata con bontà, con mansuetudine”, ha aggiunto.
“La grande luce la possono vedere le persone semplici”
La “grande luce” della nascita di Gesù, ha detto il Pontefice, “la vide la gente semplice, la gente disposta ad accogliere il dono di Dio. Al contrario – ha aggiunto -, non la videro gli arroganti, i superbi, coloro che stabiliscono le leggi secondo i propri criteri personali, quelli che assumono atteggiamenti di chiusura”.
MD