Selfie: parola del 2014. L’autoscatto supera gli argomenti di politica internazionale

Autoscatto durante manifestazione in Catalogna (David Ramos/Getty Images)
Autoscatto durante manifestazione in Catalogna (David Ramos/Getty Images)

Come tradizione a chiusura di un anno si tirano le somme per cominciare l’anno nuovo con maggiore slancio. Tra queste non mancano all’appello quelle sulle tendenze che si sono affermate nel corso dell’anno che sta svolgendo al termine come ad esempio nel campo del linguaggio, sempre più inflazionato dall’imperversare dell’universo della comunicazione digitale e dei social network.
In base ai risultati emersi da un sondaggio promosso dal sito del quotidiano Repubblica a cura di Massimo Arcangeli, curatore dell’Osservatorio della lingua italiana Zanichelli, sembra che il termine scelto dagli utenti e più in voga nel 2014 sia stato “selfie”, ovvero la tendenza degli autoscatti che entra ufficialmente nel dizionario Zingarelli 2015 con la definizione: “Foto scattata a sé stessi specialmente con uno smartphone o una webcam, per lo più per condividerla sui social network”.
La parola Selfie nel sondaggio ha ottenuto il 21% delle preferenze tra le 12 voci inserite da Repubblica.it superando gli altri neologismi come Jobs Act (la riforma del mercato del lavoro del Governo Renzi al 12%), Califfato (lo stato fondato dallo Stato Islamico tra la Siria e l’Iraq), Ebola (il virus in Africa al 18%) e Grande Bellezza (il titolo del film di Paolo Sorrentino, inteso come segno dei tempi).

Insomma, alla politica internazionale ai problemi economici e alla pellicola premio Oscar, la foto con il cellulare conquista l’immaginario collettivo. E, non è un caso se proprio Repubblica.it ricorda le varie sfumature applicate al termine come ad esempio il drelfie, ovvero l’autoscatto con un bicchiere in  mano, derivato dalla parola inglese drink che sta per bevanda, passando per l’helfie, lo scatto della propria capigliatura (derivato da capelli,  hair in inglese), fino al welfie, il farsi le fotografie al lavoro e il belfie quello di chi ha riservato lo scatto al proprio lato B (dal termine inglese bottom che indica il didietro).

In questo panorama, vengono indicate anche le novità introdotte nel dizionario del 2015 che riserva oltre al selfie, sicuramente delle sorprese a cominciare dalla parola “svapare”, ovvero la nuvola prodotta dalla sigaretta elettronica E-cigarette che entra nel dizionario, ma anche il Redditest, il software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti per autovalutare, la congruenza del reddito dichiarato con i beni posseduti e i servizi fruiti.

Tra le parole nuove si annoverano la spesa spalmabile, il wedding planner, l’organizzatore dei matrimoni, ma anche termini associati a nuove psicosi come l’eterofobia, ovvero l’avversione, ostilità per tutto ciò che è altro, diverso, alternativo. Anche l’avversione per l’eterosessualità e gli eterosessuali e la nomofobia, il timore ossessivo di non poter disporre del telefono cellulare.
E ancora: labbruto per definire chi ha le labbra pronunciate, sicuramente derivato dalla tendenza al ricorso al botulino, empatizzare, svirgolata, sfoltitura, sfaticata, traspirante e scouting.

 

C.D.