
Minoranza Pd sempre più in fibrillazione su Jobs Act. Dopo l’annuncio, al termine del Consiglio dei Ministri del 24 dicembre, dei decreti attuativi della legge delega sulla riforma del lavoro, i malumori tra gli esponenti della minoranza del Partito Democratico sono aumentati.
“Se arrivano altre botte così non va bene, ci vuole una verifica di governo“, ha dichiarato all’agenzia Ansa Pippo Civati. Il deputato Pd critica la mancata riduzione della moltitudine dei contratti di lavoro atipici nel decreto sul contratto a tutele crescenti che avrebbe dovuto mettere ordine nella complicata e confusa normativa del lavoro italiana. “Finché erano solo Civati e Cuperlo a dirlo pazienza, ma ora, almeno a leggere i giornali, si levano voci critiche anche tra chi il Jobs Act lo ha approvato – ha affermato Civati -. Oggi siamo tutti minoranza Pd. Ecco, forse è un po’ tardi”, ha concluso.
In un’intervista pubblicata ieri su Repubblica, Gianni Cuperlo aveva parlato di nuove possibilità di intervento per modificare i decreti attuativi del Jobs Act, contestando al governo Renzi l’eccesso di delega.
V.B.