
“Palazzo Chigi sembra uno di quei rioni in mano alla camorra dove nessuno sa nulla all’inizio e poi, alla fine, qualcuno parla per proteggere altri”, l’affondo sulla cosiddetta ‘Salva-Berlusconi’ arriva da Alessandro Di Battista, membro del direttorio del Movimento 5 Stelle, nel primo pomeriggio di oggi, e fa discutere perché il parlamentare rincara poi la dose, accusando Matteo Renzi: “Si è trasformato da rottamatore a protettore, e sta proteggendo qualcuno. Vi sono esponenti di Forza Italia e Nuovo Centrodestra che ci vengono a raccontare delle cose, anche perché noi del M5S possiamo denunciarle e loro non possono farlo. E chi sta proteggendo è Verdini. E’ lui che ha fatto inserire la norma”.
Di Battista incassa anche il monito del suo collega, Luigi Di Maio, anch’egli membro del direttorio, ma in quel momento nelle vesti di presidente di turno dell’Aula di Montecitorio; ciò nonostante insiste: “Berlusconi continua a governare con il beneplacito di Renzi e lo fa inserendo un uomo suo che riesce a far inserire queste norme il 24 dicembre. Berlusconi chiede risultati a Verdini e questi risultati lui glieli ha portati. Siamo nel 2015, ci auguriamo che questo sia l’ultimo anno in cui ci tocca denunciare queste schifezze in aula. E pensare che c’è ancora gente in Italia che ci chiedeva di fare accordi con questi partiti”.
“Mettere in discussione che il governo abbia voluto introdurre delle norme per fare un favore a qualche persona, si chiamasse Berlusconi, o non Berlusconi, è veramente malafede, propaganda. Non è questo il governo che fa leggi ad personam”, replica il deputato del Partito Democratico, Walter Verini, sottolineando come al contrario il presidente del Consiglio ha dato “una prova autentica di serietà e di leadership, ma anche la prova provata che il decreto è stato fatto per combattere l’evasione e non per fare favori a qualcuno”.
Attacco strumentale e in malafede
“Credo che ci sia strumentalità e malafede se si insiste su questo punto. Auspicherei che i Cinquestelle, nel buttare fuori persone che hanno compiuto un solo reato, cioè pensarla diversamente dal capo, dicesse abbiamo sbagliato, ci fermiamo: sarebbe un segno di forza, ma non credo che questa forza noi potremo vederla”, ha concluso Verini, mentre in precedenza un duro comunicato sulla questione era stato rilasciato dai gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato.
Il Partito democratico replica poi a quanto apparso oggi sul blog di Beppe Grillo rispetto alla vicenda dei vigili urbani di Roma, con un tweet di Emanuele Fiano: “5stelle: La mafia non esiste, ora bene i vigili assenteisti, Grillo ha toccato il fondo e continua a scavare. Senza idee e sempre più giù”. Arriva anche la nota ufficiale di Alessia Rotta, responsabile comunicazione della segreteria Pd: “Ora è il turno dei vigili assenteisti ad essere difesi da Grillo che dimostra di aver perduto completamente la bussola”.
“Abbandonato da parlamentari ed elettori si aggrappa a tutto pur di far parlare di se, anche cavalcando l’indifendibile. Apre l’anno nuovo come aveva chiuso il vecchio: in caduta libera, in assenza di idee e senza alcuna credibilità”, chiosa la Rotta facendo riferimento al leader del Movimento 5 Stelle.
GM